Gismondi 1754 chiude il primo semestre dell’anno con una perdita netta consolidata al 30 giugno 2024 pari a -467.129 euro da attribuirsi anche all’aumento del costo della materia prima, in primis il metallo.
Il risultato risulta essere in contrazione del 189% rispetto a quello registrato lo scorso anno pari a +673.962 euro.
«In risposta al rallentamento registrato in alcuni mercati chiave, come Europa e Nord America, l’azienda ha accelerato l’espansione verso mercati emergenti e in crescita – ha commentato Massimo Gismondi, Ceo di Gismondi 1754 – Sono stati conclusi importanti accordi nell’area del Sud Pacifico, mentre negli Stati Uniti sono stati risolti i problemi che frenavano la presenza nei department store. L’azienda guarda con attenzione ai prossimi mesi e per far fronte alla riduzione della domanda e dei margini ha avviato una serie di interventi orientati a contenere i costi d’esercizio».
Il valore della produzione consolidato nei primi sei mesi dell’anno si è attestato a circa 7,5 milioni di euro, in flessione del 6% rispetto ai poco più di 8 milioni del primo semestre 2023.
Il canale Retail, derivante dalla gestione diretta dei punti di vendita al dettaglio rappresenta il 16% del fatturato; il canale Wholesale, derivante dalla cessione di prodotti finiti a concessionari operanti nella grande distribuzione rappresenta il 58% del fatturato; il canale Franchising, derivante dalle vendite della boutique franchisee di Praga rappresenta il 4% del fatturato.
Il canale Special sales o Tailormade, derivante da vendite di pezzi unici realizzati su misura rappresenta il 18% del fatturato; infine, il canale Production, derivante da vendite di pezzi unici realizzati su misura rappresenta il 5% del fatturato.