Google ha annunciato oggi di aver presentato una denuncia antitrust alla Commissione Europea accusando Microsoft di utilizzare contratti di licenza ingiusti per soffocare la concorrenza nel settore multimiliardario del cloud computing.
Google sostiene che Microsoft, attraverso i suoi prodotti dominanti Windows Server e Microsoft Office, può rendere difficile per la sua vasta cerchia di clienti utilizzare qualsiasi cosa che non sia la sua offerta di infrastruttura cloud Azure. Le restrizioni contenute nei termini di licenza cloud di Microsoft rendono più difficile per i clienti spostare i propri carichi di lavoro dalla tecnologia cloud Azure di Microsoft ai cloud dei concorrenti, nonostante non vi siano barriere tecniche a tale scopo.
In particolare il vice presidente di Google Cloud, Amit Zavery, ha dichiarato in un briefing che Microsoft ha fatto pagare ai clienti un sovrapprezzo del 400% per continuare ad eseguire Windows Server sugli operatori di cloud computing rivali. Questo non si applicava se utilizzavano Azure. Gli utenti dei sistemi cloud rivali avrebbero anche ricevuto aggiornamenti di sicurezza più tardivi e più limitati. «Chiediamo alla Commissione Europea di agire ora. Chiediamo loro di esaminare davvero questo problema, di aiutare i clienti a decidere e di mantenere le scelte per loro», ha detto Zavery.
Google ha citato uno studio del 2023 dell’organizzazione di servizi cloud CISPE, che ha rilevato che le aziende europee e gli enti del settore pubblico pagavano fino a 1 miliardo di euro all’anno per le penali di licenza di Microsoft.
La denuncia antitrust di Google arriva dopo che a luglio il CISPE e i suoi membri hanno raggiunto un accordo con Microsoft, in base al quale l’azienda avrebbe apportato modifiche per affrontare le preoccupazioni in materia di concorrenza. Quindi oggi Microsoft ha dichiarato in una nota che si aspetta che la Commissione Europea respinga il reclamo di Google.
«Microsoft ha risolto amichevolmente preoccupazioni simili sollevate dai provider cloud europei, anche dopo che Google sperava che avrebbero continuato a fare causa – ha detto un portavoce. – Non essendo riuscita a convincere le aziende europee, ci aspettiamo che Google non riesca a convincere la Commissione europea».
Il business del cloud computing sta crescendo a circa il 20% all’anno nell’UE, con un grande potenziale.