Occupazione e giusta retribuzione sono la formula cercata da chi, dopo la laurea, cerca un master per specializzarsi ed entrare in un mercato del lavoro sempre più competitivo.
Ma quali sono i master che offrono maggiori opportunità di lavoro e soprattutto come scegliere il percorso giusto tra le tante opzioni disponibili? Ecco una breve guida per orientarsi tra le diverse offerte formative e capire quali sono i master che fanno trovare lavoro e garantiscono i guadagni più elevati.
La convenienza di iscriversi a un master dipende da molti fattori, uno fra tutti il settore nel quale si cerca lavoro. Il mercato del lavoro è sempre più competitivo e specializzato, per questo sono in molti a decidere di proseguire gli studi o di formarsi in un campo specifico.
Nel 2024, ma soprattutto in vista del nuovo anno, ha senso investire in un master post-laurea? Secondo molti può fare la differenza in termini di occupazione e, non da meno, di retribuzione. A dirlo sono gli ex studenti, che hanno risposto a un recente sondaggio condotto da AlmaLaurea.
È emerso che il tasso di occupazione, a un anno dal conseguimento del titolo di master, si attesta all’88,3%. Il dato è più alto rispetto a quello dei laureati triennali (74,1%) e dei laureati magistrali (75,7%), anche se non di molto. A fare la differenza sembra essere proprio il settore nel quale si sceglie di proseguire gli studi di specializzazione.
Un master post-laurea è un corso di studi avanzato che ha l’obiettivo di fornire competenze specialistiche e favorire l’ingresso nel mercato del lavoro o il miglioramento della propria posizione lavorativa. Esistono due tipologie principali di master: master di I livello aperti ai laureati triennali; master di II livello riservati a chi ha già conseguito una laurea magistrale
Oltre a questi, esistono anche master specifici per professionisti già attivi nel mondo del lavoro, come gli MBA (Master in Business Administration), che spesso offrono percorsi di studio all’estero e mirano a formare figure manageriali di alto profilo.
La scelta di un master può rivelarsi complessa, vista l’ampia offerta. Per l’anno accademico 2024/25, infatti, sono previsti circa 2.900 master, con un aumento di 200 corsi rispetto all’anno precedente.
Gli ambiti spaziano dall’economico-giuridico, con più di 1.000 master, alla sanità, con quasi altrettanti corsi, fino all’area scientifico-tecnologica e umanistica, che contano rispettivamente 500 e 425 master.
Scegliere il master giusto significa allineare i propri interessi con le reali esigenze del mercato del lavoro. In un contesto in cui le competenze diventano sempre più specializzate, alcuni settori offrono maggiori opportunità rispetto ad altri.
Se l’obiettivo è la formula occupazione-retribuzione, guardare cosa cercano le aziende è il miglior modo per valorizzare l’investimento in un master.
Per esempio l’area economico-giuridica prevede oltre 1.000 master, che coprono settori come finanza, management, diritto tributario e criminologia. Le aziende cercano sempre più figure in grado di gestire aspetti legati alla corporate finance, alla gestione dei fondi europei e alla comunicazione e marketing. Non a caso, sono tra i master più richiesti.
Non da meno è il settore sanitario, in costante trasformazione e che prevede master in chirurgia robotica, telemedicina, management dei servizi sanitari e infermieristica di famiglia. L’area medica e sanitaria, con i suoi quasi 1.000 corsi, rappresenta una delle scelte più solide per chi cerca occupazione stabile, ma soprattutto ben retribuita.
Quando si sceglie un master, non è solo l’occupabilità che conta, ma anche le prospettive di guadagno, uno sguardo che molti applicano già alla scelta del percorso di laurea. Secondo i dati di AlmaLaurea, le retribuzioni variano notevolmente a seconda dell’area disciplinare del master frequentato.
Oltre alle retribuzioni, è interessante osservare i tempi di inserimento nel mercato del lavoro. I dati AlmaLaurea mostrano come i diplomati di master impiegano in media 4 mesi per trovare la loro prima occupazione, con tempi più rapidi per gli studenti dell’area economico-giuridica (3,8 mesi) e quelli dell’area umanistica (3,7 mesi).
La scelta tra un master e altri percorsi di specializzazione, come il dottorato, una laurea magistrale, una seconda laurea o una scuola di specializzazione, dipende da diversi fattori, tra cui le aspirazioni personali e le prospettive di carriera.
Negli ultimi anni, con l’aumento della domanda di formazione continua e l’avanzamento tecnologico, molte università e istituti privati hanno sviluppato nuovi master che rispondono alle esigenze di chi lavora.
Si aggiungono quindi alle scelte i master blended o weekend, che combinano lezioni online con sessioni in presenza, permettendo ai partecipanti di acquisire competenze senza interrompere l’attività lavorativa.
Esistono anche gli short master, corsi brevi che offrono competenze specifiche in un periodo ridotto di tempo, spesso rivolti a professionisti che desiderano aggiornarsi su particolari temi senza intraprendere un lungo percorso formativo. Questo tipo di master è particolarmente apprezzato in ambito tecnologico e sanitario, dove le innovazioni richiedono aggiornamenti costanti.