L’occupazione australiana ha superato le previsioni per il sesto mese consecutivo a settembre, mentre il tasso di disoccupazione è rimasto stabile, rafforzando l’opinione che il mercato del lavoro rimanga teso, mentre diminuiscono le scommesse di mercato per un taglio dei tassi entro fine anno. I mercati hanno ridotto la possibilità di un primo taglio dei tassi di interesse da parte della Reserve Bank of Australia a dicembre al 30% dal 46% prima dei dati. Ora non sono nemmeno sicuri se un taglio possa arrivare a febbraio dell’anno prossimo, con solo il 75% stimato.
In particolare i dati dell’Australian Bureau of Statistics, pubblicati oggi, hanno mostrato che l’occupazione netta è aumentata di 64.100 unità a settembre, rispetto a un dato rivisto al ribasso di 42.600 unità registrato ad agosto. Si tratta di un dato ben al di sopra delle previsioni di mercato che prevedevano un aumento di 25.000 unità.
Il tasso di disoccupazione è rimasto relativamente stabile al 4,1%, in linea con quanto registrato negli ultimi sei mesi, mentre il tasso di partecipazione ha raggiunto un altro massimo storico del 67,2%, con la rapida espansione della forza lavoro.
Il rapporto sull’occupazione ha mostrato che le ore lavorate sono aumentate dello 0,3% a settembre, dopo un incremento dello 0,4%, mentre il tasso di sottoccupazione è sceso di 0,1 punti percentuali al 6,3%, tutti segnali di un mercato del lavoro forte.
La RBA ha mantenuto stabile la sua politica da novembre, ritenendo che l’attuale tasso di interesse di riferimento del 4,35% sia sufficientemente restrittivo da riportare l’inflazione al suo intervallo obiettivo del 2-3%, preservando al contempo l’aumento dell’occupazione.