Continua nella Federazione Russa il 16° Summit dei BRICS dal tema “Rafforzare il multilateralismo per uno sviluppo e una sicurezza globali giusti”.
Il meeting che si tiene a Kazan vede coinvolti rappresentanti dei cosiddetti BRICS+ che comprendono, oltre ai paesi fondatori, Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, anche Egitto, Etiopia, Iran ed Emirati Arabi Uniti. Martedì è stata la volta del presidente sudafricano Cyril Ramaphosa che, come confermato dal portavoce di Ramaphosa, Vincent Magwenya ha offerto “l’opportunità di comunicare le priorità della settima amministrazione, sottolineare l’importanza strategica della Federazione Russa per il Sudafrica e scambiare opinioni con il presidente ospitante su questioni di reciproco interesse”
Oggi, invece, l’incontro clou è stato tra il Primo Ministro indiano Narendra Modi e il Presidente russo Vladimir Putin. Si tratta del secondo viaggio di Modi in Russia nel 2024.
“L’India è un membro fondatore dei BRICS e ha partecipato a tutte le sue attività, iniziative e impegni sin dal suo inizio”, ha detto il ministro degli Esteri Vikram Misri durante il briefing con i giornalisti lunedì.
“I paesi nella nostra associazione sono essenzialmente i motori della crescita economica globale. Nel prossimo futuro, i BRICS genereranno il principale aumento del PIL globale. La crescita economica dei membri dei BRICS dipenderà sempre meno dall’influenza o dall’interferenza esterna. Questa è essenzialmente la sovranità economica”, ha affermato Putin al forum aziendale dei BRICS a Mosca.
Vladimir Putin ha incontrato anche la presidente della New Development Bank Dilma Rousseff. All’incontro hanno partecipato anche il ministro degli Esteri Sergei Lavrov e il vice primo ministro Alexei Overchuk.
Il presidente russo, poi terrà un incontro telefonico con il suo omologo brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva impossibilitato a partecipare a causa di un incidente domestico che gli ha provocato un trauma cranico.