Secondo i dati Istat resi noti oggi ad ottobre scende la fiducia dei consumatori da 98,3 a 97,4. Nello specifico si evidenzia un diffuso peggioramento delle opinioni sulla situazione economica generale e su quella futura: il clima economico cala da 103,9 a 99,7 e quello futuro si riduce da 97,4 a 95. Invece si stima un lieve aumento per il clima personale (da 96,3 a 96,6) e per quello corrente (da 99 a 99,2).
«Dato negativo. Come temevamo, a settembre si trattava solo di un rimbalzo tecnico, un recupero, peraltro solo parziale, rispetto al crollo di agosto. La fiducia, quindi, torma a scendere. Insomma, gli italiani non vedono un futuro roseo, soprattutto rispetto ai problemi dell’Italia – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. – Infatti, la componente che segna la caduta più elevata è quella relativa alle attese sulla situazione economica dell’Italia, che precipitano da -29,5 a -37, con un crollo di ben 7,5 punti percentuali. Anche se la manovra del Governo può avere influito solo marginalmente sulla flessione, visto che la raccolta dei dati avviene nei primi 15 giorni del mese e il Governo l’ha approvata il 15 ottobre, è chiaro che gli annunci e le indiscrezioni che l’hanno preceduta non hanno per il momento convinto gli italiani sugli effetti che può avere nella soluzione dei loro problemi e di quelli del Paese in generale».
L’indice di fiducia delle imprese italiane è sceso a 93,4 punti in ottobre rispetto ai 95,6 punti di settembre. Nello specifico l’indice di fiducia diminuisce nella manifattura (da 86,6 a 85,8) e, soprattutto, nei servizi di mercato (da 100,4 a 95,3) mentre cresce nelle costruzioni (da 101,9 a 103,9) e nel commercio al dettaglio (l’indice passa da 102,3 a 103,7).