Ci si prepara all’avvio della stagione sciistica, che è alle porte e tutto il comparto montagna si prepara a un altro anno con un giro d’affari straordinario.
Nella scorsa stagione (2023/2024), è stato di 23,7 miliardi di euro, con una crescita dell’8% rispetto alla stagione precedente. Come ogni anno si fa il conto delle aspettative e soprattutto si pensa alle località che saranno più battute e anche quelle che invece, subiranno i maggiori rincari.
Giro d’affari stagione 2023/24
Facendo un passo indietro sappiamo che il giro d’affari della scorsa stagione con 23,7 miliardi di euro è la somma delle ricadute dirette, indirette, l’indotto e le ricadute sulla filiera delle imprese che forniscono altri servizi collaterali.

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Il capitolo più importante è quello dei benefici diretti, 11,2 miliardi, pari a una quota di quasi il 47% del totale, tra beni e servizi consumati dai turisti durante il loro soggiorno in montagna durante i mesi invernali.
Altri 3,6 miliardi sono legati ai benefici indiretti, 3,1 da quelli indotti mentre la legacy di filiera vale 5,8 miliardi. I dati emergono dall’ultima edizione dell’Osservatorio italiano del turismo montano realizzato da Jfc, società di consulenza turistica.
Sci, previsti rincari sugli skipass: tutti gli aumenti per la stagione 2025
I prezzi salgono in Valle d’Aosta: lo skipass stagionale – valido dal 26 ottobre 2024 al 4 maggio 2025 – è salito a 1.460 euro (90 euro in più rispetto alla stagione 2023-2024). Quello esteso anche al comprensorio Zermatt (Svizzera) è arrivato a 1.723 euro (106 in più).
Aumenti anche per il Dolomiti Superski: nei periodi di Natale e Capodanno si dovranno spendere fino a 83 euro per il giornaliero. E per lo stagionale? Rincaro del 2,16%: per un adulto costerà 945 euro se acquistato fino al 24 dicembre. Successivamente sale a 1.015 euro.
Rincari Valle d’Aosta
L’Associazione valdostana impianti a fune (Avif) ha definito le tariffe dello skipass stagionale che è valido dal 26 ottobre 2024 al 4 maggio 2025: il costo dell’abbonamento per gli impianti di risalita della Valle d’Aosta è salito a 1.460 euro (90 euro in più rispetto alla stagione 2023-2024), mentre quello esteso anche al comprensorio Zermatt (Svizzera) a 1.723 euro (106 in più).
In entrambi i casi l’aumento sfiora il 6,6%. Il rialzo si somma a quello del 6,5% della passata stagione invernale e a quello dell’8,9% deciso per l’inverno 2022-2023. Previste tariffe ridotte per over 65 e under 24 (1.168 euro lo stagionale per gli impianti della Valle d’Aosta), under 16 (1.022 euro), under 8 (gratis se contestuale a quello di un adulto, altrimenti 365 euro).
Rincari anche per il Dolomiti Superski
Per sciare sulle piste del Dolomiti Superski, il carosello sciistico più vasto e famoso d’Italia, nei periodi di Natale e Capodanno, dovrà spendere fino a 83 euro al giorno. Lo skipass giornaliero negli altri periodi costerà 75 euro. Rispetto alla stagione scorsa l’incremento è del 5,2%.
I prezzi per abbonamenti plurigiornalieri subiscono un aumento di quasi il 4%: 6 giorni di alta stagione a 423,00 euro (381,00 euro in stagione) mentre il 3 giorni costerà 241 euro (216,00 euro in stagione). E per lo stagionale? Rincaro del 2,16%: per un adulto costerà 945 euro se acquistato fino al 24 dicembre o per i nati prima del 1959, successivamente sale a 1.015 euro.

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Ritorna per il cinquantenario la soluzione Superski Family, l’abbonamento per gruppi famiglia, che permette di sciare per un numero predefinito di giornate durante tutta la stagione, fruibili in maniera flessibile, all’interno del gruppo famiglia registrato.
Questa soluzione sarà disponibile durante il periodo di prevendita (15-28 novembre) “ad un prezzo interessantissimo”, con un massimo di 38 euro a giornata, come lo scorso anno. I gruppi famiglia che hanno avuto l’abbonamento anche l’anno scorso potranno rinnovarlo anche online, se non ci sono state variazioni per i componenti.
Novità Superski: chi più ricarica meno paga
Dolomiti Superski poi vuole promuovere sempre di più la sua My Dolomiti Card, il supporto magnetico per skipass riutilizzabile, sul quale è possibile caricare quasi tutti i tipi di skipass.
Durante la scorsa stagione invernale sono stati emessi quanti più supporti My Dolomiti Cards possibile, per alzarne il grado di pervasione tra la clientela.
“Buy and Reuse”, acquista e riutilizza, è lo slogan che accompagna questo programma che mira alla completa eliminazione delle tessere di plastica usa e getta per skipass giornalieri e plurigiornalieri.
Smart pass: arriva lo skipass sul cellulare. Tecnologia ad alta quota
Tra le novità: sarà testato il nuovo “smart pass” a livello di skipass di zona a San Martino di Castrozza e Passo Rolle. Chi acquista online una tipologia di skipass relativa al consorzio impianti a fune della località sciistica trentina, potrà optare per la funzione “smart pass”.
Installando sul proprio smartphone la App di Axess “Ski Wallet” potrà scansionare il codice QR prodotto all’atto dell’acquisto online dello skipass, associandolo al proprio dispositivo.
E i tornelli agli impianti saranno in grado di riconoscere lo skipass e garantirgli l’accesso all’impianto. Basterà tenere lo smartphone in tasca, preferibilmente sul lato sinistro del corpo.

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La nuova tecnologia BLE riduce al minimo il consumo energetico del telefonino, evitando che si scarichi a causa della App attiva. Al termine della stagione, l’esperimento verrà analizzato e valutato, per poter poi replicare la novità a tutti gli skipass delle singole valli e al Dolomiti Superski.
Da quest’anno, poi, chi acquista uno skipass stagionale Dolomiti Superski per la stagione invernale 2024-25, potrà acquistare lo stagionale Dolomiti Supersummer 2025 scontato del 10%.
Date apertura stagione sciistica Dolomiti
L’alta stagione nel Dolomiti Superski (22 dicembre-6 gennaio 2025; 2 febbraio-22 marzo) è pari a circa due mesi dei quattro totali dell’intera stagione che inizierà sabato 30 novembre per concludersi domenica 6 aprile 2025.
Sabato 30 novembre entreranno in funzione gli impianti di risalita nei comprensori di Cortina d’Ampezzo (chiuderà l’1 maggio 2025), Plan de Corones, 3 Cime Dolomites, Val di Fiemme-Obereggen, Alpe Lusia-San Pellegrino e Civetta mentre è prevista per il 5 dicembre l’apertura delle valli centrali. Entro il 7 dicembre, tutte le 12 zone sciistiche saranno operative.
Valsesia a tariffe invariate
Gli skipass per la nuova stagione, già in vendita, invece, hanno mantenuto le tariffe invariate rispetto all’anno scorso in Valsesia. Ad Alagna gli impianti saranno in funzione da venerdì 6 dicembre fino a lunedì 21 aprile, mentre all’Alpe di Mera di Scopello si inizierà con due weekend, quello del 7 e 8 dicembre e 14 e 15, quindi fruibilità quotidiana da sabato 21 dicembre a domenica 23 marzo.
Lo stagionale “Monterosa Freeride Paradise”, che permette di sciare su tutte le discese del comprensorio Monterosa Ski di Alagna, Gressoney La Trinitè e Champoluc (e in Valsesia anche Mera), incluso l’accesso all’impianto che dal Passo dei Salati porta ai 3275 metri del ghiacciaio di Indren e all’area fuoripista, costa per un adulto 1.030 euro, il “Monterosa Ski” (escluso Indren) 990 euro.
L’abbonamento valido solo per la stazione di Mera è di 650 euro. In tutti i casi le cifre scendono a seconda dell’anno di nascita. E ci sono agevolazioni per i residenti in Comuni dell’Unione Montana Valsesia: lo stagionale adulto “Monterosa Freeride Paradise” costa 565 euro, quello senza Indren 525 euro.
Per quanto riguarda le tariffe degli skipass giornalieri queste non sono aumentate se non quella massima Monterosa ski che potrà arrivare a 67 euro.
Come cambia il turismo in montagna
Con i prezzi in continuo aumento, non stupisce che sempre più persone rinuncino a una discesa sulla neve. Negli ultimi anni, secondo una recente ricerca di Confcommercio-Swg, le discese in pista occupano solo il quinto posto durante una vacanza sulla neve.
Per contenere i costi la soluzione adottata da molti turisti è quella di differenziare le attività, alternando lo sci con altre occupazioni: ciaspolate, esperienze culturali, benessere ed enogastronomia.
Aumentano i turisti stranieri
Per la stagione 2024/2024, il cui inizio è previsto per il 30 novembre anche se l’ufficialità è dal 5 dicembre in avanti, si prevede un giro d’affari vicino ai 11,7 miliardi di cui quasi 5,8 miliardi spesi in strutture alberghiere ed extra alberghiere, altri 4,5 miliardi tra noleggio attrezzature, lezioni di sci e skipass, 1,4 miliardi tra commercio, ristorazione e divertimenti.
Si prevede però una flessione della clientela italiana del 4,2%. Una perdita, questa, che sarà contrastata dal +7,5% di clientela internazionale con un aumento degli arrivi da Cina, Usa, Canada, paesi scandinavi, Regno Unito, Polonia e Repubblica Ceca.
L’Osservatorio italiano del turismo montano di Jfc ha analizzato anche i prezzi per la nuova stagione in confronto a quelle passate. Per quest’anno gli aumenti tra hotel, skipass, ristoranti e scuole di sci segnano rincari più o meno in linea con l’inflazione: in media il soggiorno in albergo vede un +5,1% sull’anno precedente, mentre la settimana bianca si ferma al +3,6%.
Nei week end e in alta stagione la media sale al +8,4%. Aumenti del 6,9% per le scuole di sci, del 6,2% per gli skipass, dell’8,1% per bar, ristoranti, pub e pizzerie.
I rincari negli ultimi anni
Cambiano le cifre se si guarda agli ultimi 3 anni. Nella stagione invernale 2024/2025 si pagherà il 34,1% in più per soggiornare un week end o durante l’alta stagione nelle strutture ricettive.
Di poco inferiore (+31,5%) è l’aumento per i servizi di bar e ristorazione. L’incremento dei prezzi degli impianti di risalita è invece pari ad un +25,2%, simile all’aumento praticato nel triennio dalle strutture ricettive alberghiere sia per l’alloggio/servizi (24,9%) sia per la settimana bianca (22,3%). E le scuole sci? Le lezioni hanno subito un rincaro del +21,5%.
Quanto costa una vacanza in montagna
Ma in pratica, quanto costa una vacanza in montagna? Una settimana bianca a un adulto costa in media 1.453 euro, a una coppia con un figlio 3.720 euro. Il week-end pesa invece in media 571 euro per un adulto e 1.630 euro per una famiglia.
Le destinazioni più gettonate
Se si guarda alle destinazioni, la fanno da padrone le Dolomiti. Cortina d’Ampezzo guida la classifica generale dell’osservatorio sulle migliori 25 destinazioni montane, seguita da Madonna di Campiglio, Livigno, Cervinia, Ortisei e Courmayeur.
Per quanto riguarda i top 20 comprensori sciistici, vince la Skiarea Campiglio-Dolomiti del Brenta che precede l’Alta Badia, poi Val Gardena, Val di Fassa, Livigno e Plan de Corones.
Le piste preferite dagli italiani sono la Longia in Val Gardena e la Spinale Direttissima di Madonna di Campiglio. Molto amata anche la Dantercepies, sempre in Val Gardena.
Per le vacanze sulla neve, lo sci alpino resta la disciplina più popolare. Però l’osservatorio rileva che questa attività passa dalle quasi sei ore al giorno pre-pandemia alle quattro ore e 20 della prossima stagione. Crescono intanto le altre attività in montagna, come lo scialpinismo, che segna una crescita di praticanti del 68,7%.
Quanto costa un soggiorno nelle località sciistiche più amate
Secondo Holidu, portale di prenotazione di case e appartamenti vacanza, il budget va dai 68 euro di Etna Nord ai 258 euro di Cortina d’Ampezzo.

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E’ quanto emerge dalla classifica delle 40 destinazioni sciistiche più amate dagli italiani nella stagione 2023-2024, realizzata da Holidu indicando non solo il prezzo degli alloggi ma anche degli Skipass.
Secondo Holidu, portale di prenotazione di case e appartamenti vacanza, il budget va dai 68 euro di Etna Nord ai 258 euro di Cortina d’Ampezzo. E’ quanto emerge dalla classifica delle 40 destinazioni sciistiche più amate dagli italiani nella stagione 2023-2024, realizzata da Holidu indicando non solo il prezzo degli alloggi ma anche degli Skipass.
Gli impianti e le località sciistiche italiane o appena al di là del confine sono state ordinate sulla base delle ricerche che gli utenti hanno effettuato sul sito holidu.it. Al primo posto Livigno, con un prezzo finale medio di 142 euro tra alta e bassa stagione, di cui 58 per lo skipass e 84 per l’alloggio.
Al secondo posto un’altra località lombarda, Bormio, dove si spendono in media euro 131 al giorno (euro 48 skipass ed euro 83 alloggio).
Al terzo posto Madonna di Campiglio in Trentino-Alto Adige, decisamente più cara con una spesa di 217 euro al giorno (71 euro skipass, 146 alloggio). Al quarto posto Roccaraso – Rivisondoli in Abruzzo: si tratta della località meno cara nella top ten con 103 euro per un soggiorno sulla neve (52 euro skipass, 63 alloggio).
Al quinto posto Merano con 128 euro. La regione italiana più rappresentata nella classifica è il Trentino-Alto Adige con ben 14 località nella top40 e 5 nella top10. Segue Courmayeur in Valle d’Aosta con 183 euro (62 di skipass e 121 euro di alloggio). A seguire Alta Badia – Corvara in Badia in Trentino-Alto Adige, dove si spendono 167 euro.
All’ottavo posto la famosa Cortina d’Ampezzo in Veneto dove si spendono ben 258 euro in media, tra alta e bassa stagione, di cui 131 di skipass e 188 per l’alloggio; è la località più costosa tra le 40 destinazioni prese in considerazione: seguono le località elvetiche come Zermatt (251 euro al giorno), e Madonna di Campiglio con 217 euro.
Le trentine Pinzolo e Folgaria/Fiorentini chiudono la top 10 con 108 e 107 euro al giorno.