«Oggi non possiamo più permetterci di perdere tempo per il rilancio della competitività e dell’industria europea». A dirlo è il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, intervenendo al Trilateral Business Forum di Parigi con gli omologhi di Francia e Germania.
«Oggi non c’è più tempo – ha incalzato. – Siamo a un bivio delle scelte che vogliamo fare», evocando, tra l’altro, il voto negli Stati Uniti con la vittoria di Donald Trump e tutto ciò ch ne consegue. In poco più di 10 anni il divario economico, in termini di crescita e dimensione, tra Usa e Ue è diventato impressionante. Se nel 2010 i Pil di queste due aree del mondo erano più o meno equivalenti, oggi il Pil dell’Ue è circa il 65% di quello statunitense. L’Europa – secondo i principali istituti statistici – ha perso inesorabilmente terreno in termini di competitività ma anche come quota del commercio globale, riflesso di una manifattura europea che é stata sostanzialmente travolta dalla crescita più aggressiva e rapida di Cina, India e Stati Uniti.
Ecco allora che al centro dei numerosi interventi in programma nella due giorni di Parigi figura la “road-map” per la competitività europea, ovvero la strada che il Continente dovrà assolutamente percorrere, a ritmi serrati, per rilanciare la propria economia e affrontare le sfide globali e non auto condannarsi all’irrilevanza, politica ed economica.