Per le prossime festività natalizie gli italiani si mostrano più fiduciosi, rispetto all’anno scorso, riguardo alla propensione all’acquisto.
Se infatti nel 2023 l’89% prospettava di non aumentare il budget da destinare alle festività rispetto all’anno precedente, solo l’11% aveva dichiarato di prevedere una spesa più alta, nel 2024 la percentuale di chi ha intenzione di spendere di più sale al 32%.
Rimane stabile, tuttavia, la quota di chi prevede una spesa minore (20%). A rivelarlo è la 18esima edizione dell’Annual Holiday Shopping Survey 2024 di Accenture, che ogni anno evidenzia le principali tendenze sugli acquisti per le vacanze e mette in luce in che modo cambiano le abitudini degli italiani.
Dallo studio emerge come rimane costante, rispetto sempre allo scorso anno, la propensione a effettuare acquisti in maniera cauta: il 49% degli intervistati dichiara che cercherà promozioni e si concentrerà sul confronto dei prezzi, mentre il 33% definirà un budget in anticipo, che per il 48% sarà inferiore a 280 euro (l’anno scorso la soglia massima era 300 euro).
Quattro italiani su dieci hanno pianificato inoltre di anticipare lo shopping natalizio a novembre, per approfittare degli sconti durante il Black Friday o il Cyber Monday.
Il ruolo dell’intelligenza artificiale
Un italiano su due intende utilizzare strumenti di intelligenza artificiale generativa per farsi aiutare nella scelta dei regali.
Un dato che in Italia e in altri Paesi è trainato dai giovani tra i 28 e i 35 anni (62%) e tra i 18 e i 27 (59%) e che dimostra come l’AI stia avendo un impatto crescente nella società, entrando anche nella pianificazione degli acquisti.
Questa tecnologia viene infatti apprezzata per la sua capacità di semplificare il processo di scelta dei regali, con il 60% che gradisce le raccomandazioni e indicazioni fornite, e ritiene che possa aiutare a trovare opzioni migliori. Tuttavia, il 39% è ancora spaventato dal fatto che affidarsi troppo a questi strumenti possa sostituire e ridurre le interazioni umane.
Un processo di acquisto sempre più complicato
I consumatori italiani continuano ad apprezzare il canale digitale: il 62% degli intervistati ha dichiarato che effettuerà i propri acquisti online e il 50% lo utilizzerà anche per svolgere l’intero processo di ricerca precedente all’acquisto.
L’esperienza in-store continua comunque a essere considerata importante dal 38% dei consumatori italiani.
Non mancano, infine, alcune criticità segnalate dal report. Tra queste c’è l’eccessiva quantità di informazioni, che può originare il blocco dell’acquisto: il 48% degli italiani dichiara di sentirsi bombardato dalle pubblicità, il 42% travolto dalle troppe opzioni a disposizione, il 41% frustrato dalla quantità di tempo necessaria per prendere una decisione.
Anche il processo di acquisto si sta complicando: il 40% evidenzia come il numero di passaggi necessari per completare un ordine stia rendendo l’intera esperienza più stressante, mentre il 39% degli italiani teme di fare acquisti di cui si potrebbe pentire. Per ovviare a questo problema, il 55% preferisce recarsi in retailer fisici per vedere e scegliere i prodotti di persona, il 46% privilegia brand invece già conosciuti o utilizzati in passato e la stessa percentuale si affida alle raccomandazioni di amici e familiari (46%).
Regali di Natale, in media gli italiani spenderanno più di 800 euro per i viaggi
La caccia al regalo di Natale sta per iniziare: il 45% degli italiani intervistati afferma di iniziare lo shopping almeno un mese prima, mentre l’11% aspetta l’ultima settimana prima di Natale. È quanto emerge dall’Amex Trendex di American Express Italia che indaga le tendenze di shopping, viaggi e intrattenimento per le prossime festività natalizie.
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In media gli italiani hanno intenzione di spendere quasi 600 euro per il proprio partner, 368 per gli altri familiari e circa 268 euro per i figli.
I regali più gettonati
Il 78% preferisce regalare oggetti che abbiano un valore affettivo. Questo desiderio si riflette anche nelle abitudini di acquisto: il 63% degli intervistati si rivolge ai piccoli esercenti per i propri acquisti natalizi. L’abbigliamento regna sovrano come il regalo fisico più popolare (67%), seguito da tecnologia (47%) e accessori (46%).
Più di un terzo degli intervistati intende acquistare un’attività per il proprio partner (38%), mentre quasi un quinto prevede di acquistarne per i propri figli (18%). Tra le esperienze da regalare, i viaggi sono molto apprezzati (59%), seguiti dall’intrattenimento (50%) e da corsi di cucina, degustazioni di vini o cene (40%).
Spesa per i viaggi: in media 843 euro
Dalla ricerca emerge anche che oltre la metà degli italiani (57%) intervistati intende fare un viaggio nel periodo natalizio. Tra coloro che intendono viaggiare, il 61% lo farà in Italia, mentre il 54% prevede di recarsi all’estero. In media gli italiani spenderanno 843 euro per i viaggi e 525 euro per intrattenimento ed esperienze.
Nonostante i rincari che fanno capolino sul Natale ormai alle porte, l’inflazione e il clima di incertezza economica, a Natale gli italiani non rinunciano al piacere della tavola, come già è successo lo scorso anno.
Anzi, valorizzano ancora di più i prodotti tipici del territorio, che rappresentano una fonte di orgoglio e di identità. Questo è il quadro che emerge dal rapporto “La guerra a tavola”, realizzato da Coldiretti (Confederazione nazionale coltivatori diretti) e Censis (Centro studi investimenti sociali), presentato al Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione, che si è tenuto a Roma il 23 novembre 2023.
Cresce il consumo di pasta, pane e legumi: premiato il biologico e il km zero
Il rapporto realizzato da Coldiretti/Censis ha analizzato come la crisi economica e geopolitica ha influito sulle abitudini alimentari degli italiani, modificando il menù di un consumatore su tre, che ha dovuto rinunciare ad alcuni alimenti o ridurne le quantità. In particolare, sono diminuiti i consumi di carne, pesce, frutta e verdura.
Sono aumentati quelli di pasta, pane e legumi, con una preferenza per i prodotti più nutrienti, ma anche più semplici da conservare e preparare.
L’indagine evidenzia anche come i consumatori siano sempre più attenti alla qualità e alla provenienza dei prodotti che acquistano, privilegiando il biologico, la filiera corta e il chilometro zero.
Il costo medio della spesa natalizia per una famiglia di quattro persone lo scorso anno, nel 2023 era salito a 230 euro, con un aumento del 7% rispetto al 2022.
L’incertezza economica non ha, tuttavia, influito sulla passione per la buona tavola. La maggior parte degli intervistati ha dichiarato di amare il buon cibo e di apprezzare i momenti di condivisione con i propri cari.
Ma, in vista del Natale, molti si chiedono come celebrare le feste, senza compromettere il bilancio familiare.
Il conflitto in Ucraina continua a provocare la carenza di alcune materie prime, come lo zucchero, il burro e le mandorle. Di conseguenza, l’inflazione ha investito anche i prodotti tipici delle feste, tra cui il panettone, il torrone e lo spumante.
L’Osservatorio nazionale Federconsumatori, aveva indicato il costo del panettone tradizionale 2023 in crescita del +9% rispetto all’anno precedente. Ma nonostante l’aumento del prezzo, il dolce natalizio resta il preferito dagli italiani, con una quota del 60% sul totale dei prodotti serviti.
Il panettone è un prodotto tipico Made in Italy, apprezzato anche all’estero. Il segreto del suo successo è la qualità degli ingredienti e la lavorazione artigianale, che lo rendono unico e inimitabile.
Creatività e sostenibilità a tavola per risparmiare con gusto
Di fronte a questo scenario, i consumatori cercano di adattarsi e di trovare soluzioni alternative per risparmiare, senza rinunciare allo spirito natalizio.
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Molti optano per acquistare online, approfittando delle offerte e dei servizi di consegna a domicilio. Secondo le stime di Circana (Centro interregionale per la cooperazione e l’analisi) per l’Osservatorio Sigep (Sistema informativo per la gestione delle politiche pubbliche), il commercio elettronico nel settore dolciario ha registrato una crescita del 30% rispetto al 2022, raggiungendo un valore di 300 milioni di euro.
L’inflazione è particolarmente sentita a Natale, nel momento in cui consumi aumentano e le famiglie devono fare i conti con i prezzi in crescita. Ma allo stesso tempo il Natale è anche il periodo in cui si verifica il maggior spreco di cibo, soprattutto di prodotti freschi e deperibili, come frutta, verdura, carne e pesce.
Per contrastare il fenomeno, l’Università di Bologna ha sviluppato l’applicazione Sprecometro, disponibile su Google Play e su App Store.
Con Sprecometro, si possono scoprire ricette d’autore per dare nuova vita agli avanzi, preparando piatti sostenibili e gustosi. Inoltre, l’app permette di calcolare lo spreco alimentare in grammi, analizzandone l’impatto economico e ambientale.
In risposta, dalla Danimarca arriva l’applicazione Too Good To Go, lanciata in Italia nel marzo 2019. L’app permette di acquistare a prezzo scontato il cibo rimasto invenduto da diversi tipi di negozi, come ristoranti, panifici, pasticcerie e supermercati. Il cibo viene proposto in una Magic Box, una scatola a sorpresa con prodotti scontati.
Un problema complesso come quello degli sprechi alimentari richiede soluzioni innovative e concrete, che promuovano una cultura del risparmio e della sostenibilità, in linea con gli obiettivi delle Nazioni Unite e dell’Unione europea.