Frena la crescita delle esportazioni della Corea del Sud che ha subito un rallentamento per il quarto mese consecutivo a novembre. Il dato ha visto un +1,4% su base annua, dopo un aumento del 4,6% a ottobre, raggiungendo i 56,35 miliardi di dollari. È stato il 14° mese consecutivo in cui le esportazioni sono aumentate in termini annui, ma al ritmo più lento della sequenza, mancando anche la previsione media di un aumento del 2,8% indicata in un sondaggio Reuters tra gli economisti.
Le spedizioni verso gli Stati Uniti sono diminuite del 5,1%, il loro primo calo da luglio 2023, mentre quelle verso la Cina sono diminuite dello 0,6%, dopo otto mesi consecutivi di guadagni. Le esportazioni verso l’Unione Europea sono aumentate dello 0,9%.
A livello di prodotti le vendite di semiconduttori sono aumentate del 30,8%, la crescita più debole in 11 mesi, mentre quelle di automobili sono scese del 13,6%, il calo maggiore da giugno 2020, a causa degli scioperi dei principali produttori di componenti per auto e dei ritardi nelle spedizioni dovuti al maltempo.
Le importazioni sono scese del 2,4% a 50,74 miliardi di $, rispetto ai guadagni dell’1,7% del mese precedente e allo 0,4% previsto dagli economisti. È stato il primo calo in cinque mesi.
Il Paese ha registrato un surplus commerciale di 5,61 miliardi di dollari a novembre, superiore al surplus di 3,15 miliardi di dollari registrato a ottobre.
L’attività industriale della Corea del Sud è tornata in espansione a novembre, dopo due mesi consecutivi di cali, grazie al miglioramento della domanda in Asia.
L’indice dei responsabili degli acquisti (PMI) per i produttori della quarta economia asiatica, compilato da S&P Global, è salito a 50,6 punti il mese scorso dai 48,3 di ottobre e al di sopra della soglia critica dei 50 punti che separa l’espansione dalla contrazione.
I nuovi ordini sono aumentati per la prima volta in tre mesi e i nuovi ordini di esportazione sono cresciuti al ritmo più veloce da luglio. La produzione è diminuita, ma il calo è stato più lieve rispetto al mese precedente.
Nel sondaggio, i produttori hanno notato nuovi contratti vinti e ordini di nuovi prodotti dall’estero, in particolare dai principali mercati della regione Asia-Pacifico.
L’ottimismo dei produttori per l’anno prossimo è migliorato, raggiungendo un massimo di tre mesi, in quanto le aziende sperano in una crescita continua degli ordini di nuovi prodotti e in un miglioramento delle condizioni interne.