Nonostante le recenti elezioni e le due settimane di trattative, presto in Francia potrebbero esserci nuove elezioni. Infatti il premier designato, Michel Barnier, e le forze politiche potrebbero annunciare un nuovo esecutivo non più tardi della fine della settimana. Il nodo è il disegno di legge sul finanziamento della previdenza sociale, provvedimento per il qaule Barnier è ricorso all’articolo 49.3 della Costituzione che consente di adottare una legge senza passare dal voto parlamentare. Troppo per alcuni deputati e tra loro Mathilde Panot, capogruppo della formazione di sinistra La France Insoumise (Lfi) guidata da Jean-Luc Mélenchon che ha dichiarato “Di fronte a questa ennesima negazione della democrazia, sfiduceremo il governo. Michel Barnier passerà alla storia come l’uomo con il mandato più breve”. Anche il Rassemblement National (Rn) di Marine Le Pen, di destra, ha confermato che voterà insieme alla sinistra per far cadere il governo.
Barnier in serata si è recato in serata da Emmanuel Macron all’Eliseo – per proporre la prossima squadra per un governo “pronto ad agire al servizio dei francesi” e determinato a “migliorare il loro tenore di vita nonché il funzionamento dei servizi pubblici, in particolare, la scuola e la salute, ma anche garantire la sicurezza, controllare l’immigrazione e far progredire l’integrazione”.
In particolare Barnier ha indicato un esecutivo di 38 ministri, di cui 16 titolari, sette macroniani, tre Républicains, 2 centristi MoDem, uno di Horizons (Edouard Philippe), uno dei centristi UDI, uno dei “Diversi di destra” e uno dei “Diversi di sinistra”.