Quest’anno il Pil dell’Italia crescerà dello 0,5%, grazie all’aumento dei consumi e della domanda estera, mentre gli investimenti privati caleranno del 3,7%. A dirlo è la stima di EY, network mondiale di servizi professionali di consulenza direzionale, revisione contabile, fiscalità, transaction e formazione.
Per il prossimo anno è previsto un aumento del Pil dello 0,8%, con un’ulteriore contrazione degli investimenti del 1,2%.
«Il 2024 è andato tutto sommato bene – commenta il managing partner strategy and transactions di EY in Italia, Marco Daviddi. – Prevediamo un moderato ottimismo per il 2025. L’attivazione degli investimenti privati rimane la principale sfida per il nostro Paese. In quest’ottica, il governo e le istituzioni possono svolgere un ruolo cruciale incentivando gli investimenti privati, riducendo i costi energetici, supportando la transizione energetica e tecnologica, ridefinendo la politica industriale nel settore automotive e procedendo con l’attuazione del Pnrr».
Sempre secondo EY aumentano le fusioni e le acquisizioni in Italia. Il 2024 si chiuderà con con circa 1300 operazioni, il 7% circa in più rispetto al 2023, per un volume compreso tra i 60 e i 65 miliardi di euro. E le prospettive appaiono buone per il 2025 con una crescita stimata a doppia cifra a partire dalla seconda metà dell’anno.
«Il 75% delle attività di investimento sono state determinate da una grande necessità strategica, che è quella del consolidamento – afferma Daviddi. – Anche nel 2025 il trend del consolidamento rimarrà un elemento importante, lo stiamo vedendo anche a partire dal settore bancario con il risiko, come viene chiamato, che sta mettendo un po’ in contrapposizione importanti player».