Caos negli Usa dopo che il presidente eletto Donald Trump ha bocciato l’accordo bipartisan anti shutdown dichiarando di volere una legge più snella e l’aumento del tetto del deficit. Lo shutdown, cioè il blocco delle attività governative non essenziali e, quindi degli stipendi, previsto dall’Antideficiency Act, scatta quando il Congresso non approva una legge di rifinanziamento di specifiche attività amministrative. Negli USA infatti, è il Congresso che esercita un potere esclusivo nella gestione del bilancio federale.
A dargli man forte anche le critiche di Elon Musk presto diretto interessato nel taglio delle spese governative. L’intesa era stata raggiunta questo fine settimana ma i post e le critiche del futuro inquilino della Casa Bianca hanno alzato i toni e il nervosismo tra i rappresentanti in particolare tra i repubblicani che erano intenzionati a siglare l’accordo.
“Dovremmo approvare una legge di spesa semplificata”, ha detto Trump in una dichiarazione con il suo JD Vance.
“L’unico modo per farlo – ha dettato – è con una legge di finanziamento temporanea senza regali ai democratici, combinata con un aumento del tetto del debito”.