Un nuovo pacchetto di aiuti militari a Taiwan per oltre 570 milioni di dollari approvato da Washington ha portato la Cina a sanzionare sette aziende statunitensi come ritorsione per quello che Pechino ha definito un attacco alla sua “sovranita”. Le iniziative di Washington nate per “fornire assistenza” a Taiwan, secondo Pechino, invece, “interferiscono negli affari interni della Cina e minano la sua sovranità e integrità territoriale”’.
Le aziende coinvolte, e che si sono visti congelare i beni presenti su territorio cinese, sono Insitu, Hudson Technologies, Saronic Technologies, Aerkomm e Oceaneering International.