Guai in vista per Elon Musk. La Sec lo ha citato in giudizio presso il tribunale federale di Washington per il suo acquisto da 44 miliardi di dollari di Twitter, ora chiamato X. Lo riporta il New York Times. Il motivo è semplice: non avrebbe notificato tempestivamente, come previsto dalla legge, all’ente di controllo di essere salito sopra il 5% di azioni di Twitter nel marzo 2022. Avrebbe invece atteso ben 11 giorni prima della notifica.
Secondo la Sec questo ritardo avrebbe permesso a Musk di acquistare le azioni a un prezzo artificialmente basso, risparmiando almeno 150 milioni di dollari.
Alex Spiro, avvocato di Musk, ha definito in una e-mail la causa intentata dalla SEC come il culmine di una “campagna pluriennale di molestie” da parte dell’autorità di regolamentazione contro il suo cliente.
La SEC ha fatto causa a Musk sei giorni prima dell’insediamento di Trump. Quel giorno il presidente della SEC Gary Gensler si dimetterà e Paul Atkins, nominato da Trump come suo successore, dovrebbe rivedere molte delle regole e delle azioni di Gensler.
Musk è da tempo in conflitto con la SEC, anche dopo che questa lo aveva citato in giudizio nel 2018 per i suoi post su Twitter in merito alla possibilità di privatizzare Tesla e al fatto di aver ottenuto i finanziamenti per farlo. Riuscì a risolvere la causa pagando una multa civile di 20 milioni di dollari.
La SEC ha anche chiesto sanzioni a Musk dopo che lo scorso settembre non si è presentato alla testimonianza ordinata dal tribunale per l’inchiesta su Twitter, per poter assistere al lancio della missione Polaris Dawn di SpaceX da Cape Canaveral in Florida.