Il settore dell’intelligenza artificiale in Italia va molto bene ed i numeri sono visti in crescita. Secondo quanto emerge dal report Il Mercato dell’IA in Italia pubblicato da Anitec-Assinform, l’associazione di Confindustria che raggruppa le principali aziende dell’Ict nel nostro Paese, nel 2023 il valore consolidato è di 674 milioni di euro, registrando un aumento del 55% rispetto al 2022.
Le previsioni per il 2024 sono altrettanto positive, con una stima di crescita del 34,8% che porterà il mercato a toccare i 909 milioni e 1,802 miliardi nel 2027.
Come riporta l’ISTAT, le grandi imprese mostrano un tasso di adozione del 32,5%%, mentre le PMI si fermano a un modesto 7,7%. E’ il settore bancario a guidare l’adozione dell’AI con investimenti pari a 173,6 milioni, mentre il comparto Telco & Media ha raggiunto i 161,6 milioni.
Ma non è tutto oro quello che luccica. Ci sono diverse sfide da affrontare: oltre al divario dimensionale, si registrano carenze in aree fondamentali come infrastrutture, istruzione e competenze digitali.
«Il nostro obiettivo è dare voce alle aziende Ict che ogni giorno affrontano le sfide del mercato – commenta Massimo Dal Checco, presidente di Anitec-Assinform. – Il loro punto di vista sulle tecnologie digitali di frontiera, supportato da dati ed evidenze empiriche, rappresenta un patrimonio prezioso per l’intero sistema Paese. Per accelerare lo sviluppo dell’Ia è necessaria una strategia che integri tre elementi chiave: la diffusione di competenze digitali nell’ecosistema formativo, il potenziamento delle infrastrutture di calcolo avanzato e il rafforzamento delle partnership pubblico-private».