La Banca centrale sudcoreana ha limato al ribasso le sue stime di crescita del Paese per il 2025 dall’1,9% precedente all’1,6-1,7% attuale, a causa della crisi politica innescata dall’imposizione della dichiarazione di legge marziale da parte del presidente Yoon Suk-yeol. Yoon ha gettato il Paese nel caos politico con il suo tentativo del 3 dicembre di sospendere il governo civile, anche se i legislatori lo hanno respinto appena sei ore dopo. Da allora è stato sottoposto a impeachment ed è diventato il primo capo di Stato in carica a essere arrestato in un’indagine penale con l’accusa di insurrezione.
Oggi il Governo ha anche annunciato un pacchetto di finanziamenti alle esportazioni da 360.000 miliardi di won (quasi 250 miliardi di dollari) nel 2025, su una scala senza precedenti, in base ai rischi di possibili ondate di dazi da parte del presidente eletto americano Donald Trump. «Le incertezze esterne, come l’insediamento della nuova amministrazione statunitense, sollevano preoccupazioni sui potenziali effetti negativi sul fronte dell’export per le aziende», ha affermato Kim Dong-joon, vicedirettore della divisione del Ministero delle finanze responsabile della task force governativa sulle esportazioni. Tra i beneficiari ci sono il gigante tecnologico Samsung ed il leader dei semiconduttori SK hynix.