L’attività imprenditoriale della zona euro è tornata a crescere all’inizio dell’anno dopo due mesi di contrazione, grazie alla stabilizzazione della domanda. L’indice composito finale dei responsabili degli acquisti dell’HCOB per il blocco, compilato da S&P Global, è salito a 50,2 punti a gennaio rispetto al 49,6 di dicembre, appena di poco superiore al limite di 50 che separa la contrazione dalla crescita.
Il PMI dei servizi si è attestato a 51,3, appena al di sotto del 51,6 di dicembre.
Le aziende di servizi hanno assunto personale più rapidamente il mese scorso per soddisfare l’aumento della domanda. Ma il loro ottimismo per l’anno a venire è leggermente diminuito e l’indice delle aspettative aziendali è sceso a 58,5 da 58,8 ed è rimasto al di sotto della media storica dalla metà del 2024.
Guardando alle singole economie il settore dei servizi della Germania ha iniziato il 2025 con una nota positiva, con la crescita dell’attività commerciale che ha raggiunto un massimo di sei mesi e l’occupazione che ha registrato un modesto aumento. L’indice finale dei responsabili degli acquisti dei servizi HCOB è salito a 52,5 a gennaio da 51,2 a dicembre, in linea con la lettura preliminare.
L’indice PMI per il settore dei servizi in Italia è sceso a 50,4 a gennaio da 50,7 a dicembre. L’espansione della produzione ha perso slancio ed è rimasta solo marginale, mentre il volume dei nuovi ordini è diminuito per il terzo mese consecutivo. Anche la fiducia sulle prospettive economiche nei prossimi 12 mesi è crollata ai minimi da ottobre 2023.
Il settore dei servizi francese ha subito una contrazione più rapida rispetto alle prime stime a gennaio, con un calo dell’attività commerciale per il quinto mese consecutivo a causa della persistente debolezza della domanda e dell’incertezza politica. L’indice HCOB France Services Purchasing Managers’ Index (PMI) è sceso a 48,2 a gennaio da 49,3 a dicembre.
La domanda più debole dei clienti e l’incertezza politica sono stati citati come fattori che hanno pesato sulla produzione.