L’indice dei prezzi al consumo della Cina ha registrato un aumento dello 0,5% su base annua a gennaio, il più rapido in cinque mesi, secondo i dati dell’Ufficio Nazionale di Statistica. La cifra è superiore alla stima dello 0,4% degli economisti intervistati da Reuters.
L’inflazione urbana è cresciuta dello 0,6%, mentre l’inflazione rurale è aumentata dello 0,3%, ha dichiarato l’NBS.
I prezzi degli alimenti sono aumentati dello 0,4%, mentre i prezzi dei prodotti non alimentari sono aumentati dello 0,5%.
Su base mensile il CPI è cresciuto dello 0,7%, al di sotto delle previsioni di espansione dello 0,8%, ma meglio della lettura piatta tra novembre e dicembre 2024.
L’inflazione di fondo, escludendo i prezzi volatili di cibo e carburante, è salita allo 0,6% a gennaio, dallo 0,4% del mese precedente.
E’ indubbio che i dazi statunitensi aumentano la pressione sulla crescita economica della Cina.
I prezzi alla produzione cinesi sono scesi del 2,3% a gennaio su base annua, un dato invariato rispetto a dicembre, risultando inferiore al 2,1% previsto dagli analisti intervistati da Reuters.
Per quanto riguarda i prezzi dei produttori industriali, i prezzi dei materiali metallici ferrosi sono scesi dell’8,9%, mentre quelli dei combustibili e dell’energia sono diminuiti del 5,2% e le materie prime chimiche sono scivolate del 4,1%. I materiali agricoli sono diminuiti del 3,3%, secondo la NBS.
Su base mensile i prezzi dei produttori industriali sono diminuiti dello 0,2%.