I dazi del 25% annunciati ieri dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump sulle importazioni di acciaio e alluminio saranno in vigore dal 12 marzo prossimo. E’ quanto emerge dall’ordine esecutivo firmato dal presidente. «Ho stabilito che le importazioni di articoli in acciaio da questi Paesi minacciano di compromettere la sicurezza nazionale e ho deciso che è necessario porre fine a questi accordi a partire dal 12 marzo 2025», si legge. Il presidente ha emesso un ordine esecutivo separato relativo alle importazioni di alluminio.
La produzione mondiale di acciaio grezzo ha raggiunto 1,89 miliardi di tonnellate nel 2023, di cui più della metà è stata prodotta dalla Cina, il più grande produttore mondiale, secondo gli ultimi dati disponibili di World Steel. Gli Stati Uniti hanno importato 26,4 milioni di tonnellate di questo metallo nel 2023, diventando così il secondo importatore mondiale, dopo l’Unione Europea. A rifornirlo è soprattutto il Canada, con 5,95 milioni di tonnellate importate nel 2024, ma anche Brasile, UE e Messico con rispettivamente 4,08, 3,89 e 3,19 milioni di tonnellate, davanti ad altri Paesi come Corea del Sud, Vietnam, Giappone, Taiwan e Cina.
Il ministro dell’Industria canadese, Francois-Phillippe Champagne, ha affermato che i dazi annunciati dagli Stati Uniti sono “totalmente ingiustificati” poiché l’acciaio e l’alluminio canadesi sostengono le principali industrie statunitensi, tra cui quelle della difesa, della cantieristica navale, dell’energia e l’automobilistica. Lo riporta il Guardian.
Dura la posizione della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. «Mi rammarico profondamente della decisione degli Usa di imporre dazi sulle esportazioni europee di acciaio e alluminio. I dazi sono tasse: dannose per le aziende, peggio per i consumatori. I dazi ingiustificati sull’Ue non rimarranno senza risposta: innescheranno contromisure ferme e proporzionate. L’Ue agirà per salvaguardare i propri interessi economici. Proteggeremo i nostri lavoratori, le nostre aziende e i nostri consumatori».
«Spero che la strada sbagliata dei dazi e dei contro-dazi ci sia risparmiata. Alla fine, le guerre commerciali costano sempre benessere a entrambi i lati». Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, parlando al Bundestag, per l’ultima volta nella legislatura in chiusura.
Firmando i dazi del 25% su acciaio e alluminio, Donald Trump ha anche segnalato che prenderà in considerazione l’imposizione di tariffe aggiuntive su automobili, prodotti farmaceutici e chip per computer.