Si vota per il rinnovo dei 630 seggi del Bundestag, il Parlamento tedesco: la Cdu, il partito conservatore guidato da Friedrich Merz, è accreditato prima forza con il 28,6%. L’ultradestra di Afd fa il boom, passa dal 10% del 2021 al 20,8%, affermandosi come secondo partito in Germania. Crolla la Spd del cancelliere uscente Olaf Scholz, che scende al 16,4%. I Verdi perdono qualche voto ma tengono al 11,5% mentre la sinistra storica della Linke vola all’8,7%, sorpresa di queste elezioni grazie alla leadership di Heidi Reichinnek, la donna con il tatuaggio di Rosa Luxemburg che ha combattuto contro l’ipotesi della Afd al governo. I liberali di Fdp si fermano al 4,4% delle preferenze e Bsw al 4,9%. La soglia di sbarramento è del 5%.
«Benvenuti alla Konrad Adenauer Haus, in questa storica serata, il 23 febbraio 2025. Noi, Cdu e Csu, l’Unione, abbiamo vinto queste elezioni». Lo ha detto Friedrich Merz a Berlino.
L’affluenza alle urne in Germania è stata dell’84%, la più alta dal 1990, secondo una stima della tv Ard.
«I dati parlano chiaro. L’Unione ha vinto. Il semaforo è stato liquidato. E gli elettori vogliono che il cancelliere sia Friedrich Merz». Lo ha detto il segretario generale della Cdu Carsten Linnemann.
Alice Weidel, la candidata alla cancelleria dell’ultradestra di Alternative fuer Deutschland (Afd) esulta dopo i dati degli exit poll in Germania e parla di “un risultato storico: abbiamo raddoppiato i nostri voti“.
«Per la Spd è stata una sconfitta storica, è una serata amara per noi. La coalizione semaforo è stata bocciata»: così Matthias Miersch, segretario generale Spd, commenta i primi dati delle elezioni in Germania. Ad una domanda sulla possibilità di far parte di un prossimo governo, Miersch ha risposto che “l’ultima parola dovranno averla gli iscritti”.