«E’ un’ora buia. E’ un cambio di paradigma, inaspettato e incredibile quello che arriva dagli Stati Uniti. La minaccia non è quella di un impatto solo sulle dinamiche commerciali. La verità è ben più drammatica: qui si rischia la tenuta economica e sociale di molti stati dell’Unione e dell’Unione stessa. Quello che arriva dalla leadership americana è un attacco alle imprese e al lavoro europei. Il vero obiettivo è la deindustrializzazione del nostro continente, e quindi dei suoi livelli occupazionali». Così il Presidente di Confindustria Emanuele Orsini, commenta la notizia sui dazi che viene da oltreoceano.
Secondo Orsini servono “misure straordinarie per un momento straordinario“. «Voglio citare tre linee di azione nette: sburocratizzazione, meno norme; in seconda istanza: il Clean Industrial Deal deve essere un patto per la crescita, non per la decrescita. Stop a multe e a dazi autoimposti sulla manifattura europea. In terzo luogo serve, ed invochiamo dallo scorso anno, un piano industriale per la crescita economica e sociale europea», ha concluso.