Ben trovati con Pillole finanziarie, la rubrica di Business24 che vi guida attraverso il mondo delle finanze personali e che vuole spiegare l’economia in parole semplici. Io sono Marcello Cerro, consulente finanziario certificato EFPA, ed oggi parleremo di 5 miti da sfatare sull’educazione finanziaria.
L’educazione finanziaria è spesso circondata da convinzioni errate che possono portare a decisioni sbagliate nella gestione del denaro, sia per chi ha risorse limitate sia per chi possiede capitali più consistenti. Sfatiamo insieme cinque miti che possono ostacolare una gestione finanziaria efficace e sostenibile.
“Per investire bisogna essere ricchi”
Uno dei miti più diffusi è che gli investimenti siano riservati solo a chi possiede grandi patrimoni. La realtà è ben diversa: oggi esistono strumenti di investimento accessibili a chiunque, con la possibilità di iniziare anche con somme modeste.
Per chi ha capitali più elevati, la sfida non è iniziare, ma diversificare in modo intelligente. Troppo spesso si pensa che accumulare liquidità sui conti bancari sia sinonimo di sicurezza, ma l’inflazione può erodere il valore reale del denaro nel tempo. Anche chi dispone di grandi risorse dovrebbe considerare strategie avanzate di investimento, come asset alternativi (immobili, private equity, materie prime) e strategie di ottimizzazione fiscale per preservare e far crescere il patrimonio.
“Risparmiare significa privarsi di tutto”
Molti associano il risparmio a una vita fatta di rinunce, ma questa è una visione distorta. Risparmiare significa semplicemente gestire le proprie finanze in modo consapevole, allocando risorse in base alle priorità.
Per chi ha redditi più alti, il problema spesso non è risparmiare, ma evitare uno stile di vita inflazionato. Aumentare le spese in proporzione ai guadagni può portare a una fragilità finanziaria inaspettata. Un alto tenore di vita può creare dipendenza da entrate elevate, rendendo difficile adattarsi a eventuali imprevisti. È essenziale stabilire una quota di risparmio strategica, indipendentemente dal livello di reddito.
“L’educazione finanziaria è solo per esperti di economia”
Molti credono che la gestione finanziaria sia una materia riservata a banchieri, consulenti o esperti di economia. In realtà, tutti dovrebbero acquisire competenze finanziarie di base per prendere decisioni consapevoli sul proprio denaro.
Chi possiede grandi patrimoni spesso delega completamente la gestione a professionisti, senza comprendere appieno le strategie adottate. Sebbene un buon consulente sia un alleato prezioso, è fondamentale avere almeno una comprensione generale delle dinamiche finanziarie per evitare decisioni sbagliate o investimenti che non rispettano il proprio profilo di rischio.
Per chi ha un patrimonio significativo, l’educazione finanziaria deve includere anche aspetti come la pianificazione successoria, la protezione del capitale e la filantropia strategica, per garantire che la ricchezza sia gestita in modo efficace nel lungo termine.
“Indebitarsi è sempre un male”
Molti vedono il debito come qualcosa da evitare a tutti i costi, ma la realtà è più sfumata. Esistono debiti “buoni” e debiti “cattivi”.
Debiti “buoni”: un mutuo per l’acquisto di un immobile a reddito, un finanziamento per un’attività imprenditoriale o un prestito per l’istruzione possono generare un valore futuro superiore al costo del capitale preso in prestito.
Debiti “cattivi”: prestiti per finanziare consumi non essenziali o per mantenere uno stile di vita superiore alle proprie possibilità possono creare una spirale pericolosa.
Anche chi dispone di grandi risorse può trarre vantaggio da un uso strategico del debito. Ad esempio, molte persone facoltose utilizzano la leva finanziaria per ottimizzare gli investimenti o ridurre l’impatto fiscale, preferendo investire il proprio capitale anziché immobilizzarlo interamente in un unico asset.
“Basta guadagnare di più per stare bene economicamente”
Avere un reddito elevato non garantisce automaticamente la sicurezza finanziaria. Senza una gestione consapevole delle finanze, anche chi guadagna molto può trovarsi in difficoltà economiche. Per chi ha redditi alti o patrimoni consistenti, il problema non è solo la gestione delle spese, ma anche la protezione del capitale. Senza una strategia chiara, si rischia di dissipare la ricchezza in investimenti sbagliati, spese eccessive o una cattiva pianificazione fiscale.
Le persone con grandi patrimoni dovrebbero considerare strategie avanzate di gestione della ricchezza, come la diversificazione internazionale, i trust familiari e gli strumenti di protezione patrimoniale per preservare la propria posizione finanziaria nel lungo periodo.
Quindi, l’educazione finanziaria è essenziale per tutti indipendentemente dal livello di reddito o patrimonio. Sfatando questi miti e adottando una mentalità consapevole nella gestione del denaro, è possibile costruire un futuro finanziario più solido e sicuro, evitando errori che possono compromettere la stabilità economica sia nel breve che nel lungo termine.
Di Marcello Cerro
consulente finanziario
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