Nuovo, ennesimo record per le quotazioni dell’oro che con un ulteriore +1,5% si avvia su livelli che intravedono i 3.100 dollari l’oncia. Le crescenti tensioni commerciali globali che hanno portato incertezza anche sulle stesse tempistiche e modalità di applicazione hanno confuso investitori e mercati che, soprattutto dopo gli ultimi annunci di ulteriori rincari sulle tariffe del settore auto, hanno registrato un vero e proprio crollo. Di ieri, ad esempio, la notizia di un aumento dei prezzi delle auto di Stellantis sul mercato statunitense.
Sullo sfondo una Federal Reserve che non è intervenuta su possibili tagli ai tassi di interesse lasciando invariato lo status quo e suscitando le critiche del presidente USA Donald Trump che, invece, avrebbe richiesto dei tagli al costo del denaro.
Davanti a questo quadro l’oro, bene rifugio che si avvantaggia di tassi particolarmente bassi, ha registrato un ulteriore rally che, come detto ha portato le quotazioni sulla strada dei 3.100 dollari l’oncia. Un ottimismo condiviso anche dagli analisti di Goldman Sachs che per la fine del 2025 parlano di quotazioni a 3.300 dollari l’oncia.