Il contributo straordinario da 200 euro scatterà dal primo aprile. Sarà erogato a chi ha un Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) al di sotto dei 25mila euro: chi già percepisce lo sconto in bolletta lo avrà in tempi più rapidi, gli altri dovranno presentare l’Isee e attendere le verifiche. Le modalità di erogazione, comunque, saranno spiegate più nel dettaglio nelle prossime ore.
I cittadini hanno diritto al bonus sociale (classico) se ha Isee non superiore a 9.530 euro per famiglie con massimo 3 figli a carico oppure non è superiore a 20.000 euro per le famiglie numerose con almeno 4 figli a carico.
Ogni nucleo familiare ha diritto a un bonus per disagio economico per la fornitura elettrica, a uno per la fornitura gas e uno per la fornitura idrica, se sono rispettati i requisiti di ammissibilità.
Il bonus per disagio economico è riconosciuto alle forniture nell’anno di competenza dell’attestazione Isee, per 12 mesi. Ogni anno, in presenza di un’attestazione Isee sottosoglia il nucleo viene inserito nel procedimento automatico.
Il nucleo può avere anche diritto al bonus sociale per disagio fisico, se nella casa di abitazione vive una persona gravemente malata che necessita di apparecchiature elettromedicali per supporto vitale.
Intanto, nel secondo trimestre del 2025, la bolletta elettrica per il ‘cliente tipo’ vulnerabile servito in maggior tutela diminuirà del 2,4%.
L’aggiornamento riguarda unicamente i circa 3,4 milioni di clienti vulnerabili attualmente serviti in maggior tutela. Lo rende noto l’Arera ricordando che tutti i clienti vulnerabili che si trovano nel mercato libero hanno il diritto di passare alla maggior tutela. A favorire la riduzione della bolletta, spiega l’Autorità, il calo previsto dei prezzi del gas naturale per la stagionalità dei consumi.
Dal primo aprile 2025, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per il cliente tipo sarà di 30,54 centesimi di euro per kilowattora, tasse incluse, così suddiviso: 16,05 centesimi di euro (52,6% del totale della bolletta) per i costi di approvvigionamento dell’energia, in riduzione del 3,5% rispetto al primo trimestre 2025; 2,07 centesimi di euro (6,8% del totale della bolletta) per la commercializzazione al dettaglio, invariato rispetto al primo trimestre 2025; 6,28 centesimi (20,6% del totale della bolletta) per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della trasmissione e distribuzione, qualità.
Nessuna variazione rispetto al primo trimestre del 2025; 3,13 centesimi (10,2% del totale della bolletta) per la spesa per oneri di sistema; in diminuzione dello 2,7% rispetto al primo trimestre 2025; 3,01 centesimi (9,8% del totale della bolletta) per le imposte che comprendono l’Iva e le accise.