Tassi alti ancora a lungo. A dirlo è il numero uno della Federal Reserve Jerome Powell secondo cui i tassi di interesse a lungo termine potrebbero restare alti a lungo se non addirittura tornare ad aumentare.
«Potremmo entrare in un periodo di shock dell’offerta più frequenti e potenzialmente più persistenti, una sfida difficile per l’economia e per le banche centrali».
Inoltre il governatore della Fed ha ricordato che sebbene le aspettative a lungo termine per l’inflazione siano in linea con il famoso 2% delineato dalla banca centrale, è improbabile che si torni a tassi intorno allo 0%.
Già in precedenza Powell aveva avvertito sui prossimi, possibili cambiamenti non solo sul fronte economico ma anche su quello di politica monetaria e sul difficile gioco di equilibri a cui potrebbe presto essere chiamata la Fed per riuscire a sostenere l’occupazione senza interferire negativamente sulle strategie per il controllo dell’inflazione.
Powell ha inoltre ricordato che le condizioni generali dal 2020 ad oggi sono cambiate in modo significativo passando, per ovvi motivi dettati dalla pandemia, da un’impennata dell’inflazione ad una serie di provvedimenti presi per calmarla, in primis un aumento dei tassi di interesse in modo storicamente aggressivo.
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Recentemente Powell ha anche sottolineato che le tariffe doganali attualmente in vigore potrebbero fortemente rallentare la crescita economica stimolando l’inflazione. Ma anche a causa dell’impossibilità di prevedere gli andamenti sui vari fronti e soprattutto per via delle decisioni spesso contraddittorie prese dal tycoon che annuncia e cancella dazi nel giro di pochi giorni, dalla Fed si sono detti riluttanti ad allentare la politica monetaria dopo aver tagliato il tasso di riferimento di un intero punto percentuale lo scorso anno.