Le borse europee aprono in territorio positivo nonostante la chiusura contrastata di Wall Street frenato dal Nasdaq. Non sembrano rassicurare più di tanto i colloqui tra Usa e Cina per la riduzione delle tariffe commerciali dopo il primo entusiasmo seguito all’annuncio.
Non rassicura nemmeno l’avvio dei colloqui di pace ad Istanbul tra le delegazioni di Russia ed Ucraina prive dei rispettivi leader mentre anche il presidente USA Donald Trump ha deciso di disertare. Una cautela dettata anche dalle recenti dichiarazione del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell secondo cui i tassi potrebbero rimanere alti ancora a lungo per riuscire a reggere possibili shock economici in arrivo.
A Piazza Affari si guarda a nomi come Eni con l’annuncio del buyback da 1,5 miliardi di euro e a Unipol dopo la pubblicazione dei numeri positivi della trimestrale. Sul fronte dei cambi l’euro si rafforza sul dollaro mentre il petrolio tende a stabilizzarsi.
Tra i dati macro da citare quello nipponico del PIL che, su base annua è cresciuto dell’1,7%, la maggiore espansione dal primo trimestre del 2023, oltre l’1,3% registrato nel quarto trimestre ma si è contratto dello dello 0,2% nel trimestre. Da rilevare anche un calo dell’export dello 0,6% su base trimestrale a causa delle politiche sui dazi che hanno impattato fortemente in un’economia come quella giapponese molto orientata verso le esportazioni. Buone notizie, invece, dalla domanda interna in crescita dello 0,6% nello stesso trimestre.
Anche la Banca del Giappone (BOJ) aveva recentemente lanciato l’allarme su un possibile rallentamento dell’economia causato dalle politiche commerciali messe in atto dall’amministrazione Trump. Nonostante ciò, però, la banca centrale potrebbe continuare ad aumentare il tasso di riferimento. Guardando ai tassi, Martins Kazaks, membro del Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha dichiarato alla Cnbc che se l’inflazione dovesse restare entro i limiti stabiliti, i tassi sono «relativamente vicini al tasso terminaleJPMorgan » come già confermato anche da Isabel Schnabel, altro membro del consiglio direttivo della BCE, secondo cui «La linea d’azione appropriata è mantenere i tassi vicini a quelli attuali, ovvero saldamente in territorio neutrale». Gli analisti di Goldman Sachs prevedono due tagli dei tassi quest’anno da parte della BCE, mentre si ferma ad uno.
Di ieri, invece, la pubblicazione dei dati sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti che hanno evidenziato un aumento dello 0,1% ad aprile, dopo il rialzo rivisto dell’1,7% a marzo. Inferiore alle previsioni anche l’indice dei prezzi alla produzione con una contrazione mensile dello 0,5% (0,4% nei dati core).
Continua il viaggio di Trump tra i paesi del Medio Oriente. Aramco ha confermato la firma su 34 accordi commerciali con gli Stati Uniti per un valore fino a 90 miliardi di dollari dopo che Riad aveva promesso 600 miliardi di dollari in investimenti statunitensi.
L’annuncio rientra nella strategia dell’Arabia Saudita che punta a rafforzare la sua leadership nel settore energetico e attrarre investimenti stranieri allo scopo di diversificare le proprie entrate come previsto anche dall’agenda di Vision 2030. Aramco tra le principali voci dell’economica dell’Arabia Saudita grazie alle esportazioni di petrolio è anche uno dei protagonisti di Vision 2030.