logo_business24it
  • ECONOMIA
  • LAVORO
  • ATTUALITA’
  • POLITICA
  • AMBIENTE
  • INTERVISTE
  • SPORT
Link utili >
Programmi TV
Radio
logo_/wp-content/uploads/2024/09/Logo-png-orizzontale.png logo_/wp-content/uploads/2024/01/Business-24-loghi-menu-imprese-possibili.png logo_/wp-content/uploads/2024/01/Business-24-loghi-menu-business-life.png logo_/wp-content/uploads/2024/01/Business-24-loghi-menu-esperto-risponde.png
  • ECONOMIA
  • ATTUALITA’
  • LAVORO
  • POLITICA
  • AMBIENTE
  • INTERVISTE
  • Canale 824 di Sky
  • CAST
  • INFORMAZIONI
  • CONTATTI
Cerca nel sito
Economia

L’alba delle nuove incognite

Giulia Guidi
26 Giugno 2025
L’alba delle nuove incognite
  • copiato!

Le previsioni negative di JPMorgan hanno riacceso i timori, ma le dichiarazioni di Powell, più misurate, hanno contribuito a evitare reazioni eccessive nei mercati

Nella cornice di un’economia globale che appare sempre più fragile, le parole e le previsioni di due attori chiave hanno scosso l’avvio della giornata sui mercati: da un lato JPMorgan, che ha diffuso un outlook preoccupato, dall’altro Jerome Powell, che ha cercato di rassicurare con toni prudenti. Il risultato? Un’apertura dei listini sotto il segno dell’equilibrio instabile, tra rialzi contenuti, rimbalzi tecnici e un mercato valutario che continua a mostrare segni di tensione.

JP Morgan: “Rischio stagflazione”

Secondo la nota diffusa dalla banca statunitense, l’economia americana è destinata a crescere nel 2025 a un ritmo più lento del previsto. Il PIL, inizialmente stimato intorno al +2%, viene ora rivisto al ribasso all’1,3%, mentre il rischio di recessione nella seconda metà dell’anno è quantificato al 40%. Le cause principali vengono identificate nella pressione inflazionistica derivante dai dazi commerciali introdotti dall’amministrazione USA e in un clima di crescente incertezza regolatoria e geopolitica.

Per JPMorgan, la combinazione tra rallentamento e aumento dei prezzi rischia di far sprofondare gli Stati Uniti in una spirale stagflattiva, scenario da cui il mercato si illudeva ormai da mesi di essere al riparo. Sul piano dei rendimenti, la banca stima che i titoli di Stato a due anni possano scendere al 3,5% entro fine anno, con i decennali fermi poco sopra il 4,3%, riflettendo un raffreddamento della domanda globale di bond americani.

Scattano i dazi al 50% e gli accordi con la Cina si allontanano
Economia
4 Giugno 2025
Scattano i dazi al 50% e gli accordi con la Cina si allontanano
Gli USA rischiano di trovarsi nella tempesta perfetta sia economicamente che politicamente
4 Giugno 2025
  • cina
  • dazi
  • usa Donald trump
Guarda ora

La prudenza di Powell

Proprio su questo fronte è intervenuto il presidente della Federal Reserve. In audizione al Senato, Jerome Powell (nella foto) ha dichiarato che lo scenario base per la banca centrale non contempla la stagflazione, pur riconoscendo che i dazi potrebbero introdurre distorsioni persistenti nei prezzi al consumo. «Siamo consapevoli dei rischi derivanti dall’inflazione tariffaria – ha spiegato Powell – ma riteniamo che sia necessario tempo per valutarne gli effetti reali. Agire ora sarebbe prematuro». Parole che lasciano intendere come, almeno nel breve periodo, la Fed non sia orientata verso un taglio dei tassi, smentendo implicitamente le attese di parte del mercato che scommettevano su una riduzione già tra luglio e settembre.

La Fed lancia l’allarme stagflazione ma le prime schiarite sui dazi incoraggiano i mercati
Economia
8 Maggio 2025
La Fed lancia l’allarme stagflazione ma le prime schiarite sui dazi incoraggiano i mercati
I mercati tentano di ritrovare stabilità dopo le ultime notizie relativamente rassicuranti riguardanti l’avvio di negoziati tra USA e Cina
8 Maggio 2025
  • Federal Reserve
  • Jerome Powell
  • donald trump
  • dazi
Guarda ora

La reazione dei mercati

Sullo sfondo di questo doppio messaggio – allarmato da un lato, prudente dall’altro – i mercati hanno aperto in lieve rialzo. In Europa lo Stoxx 600 guadagna circa lo 0,3%, sostenuto soprattutto dai titoli tecnologici, mentre il Nasdaq 100 ha registrato un ulteriore massimo intraday. Anche il comparto energetico ha mostrato segnali di tenuta, con il prezzo del Brent che ha sfiorato i 67 dollari al barile dopo una settimana segnata da ampie oscillazioni. In parallelo, l’euro si è rafforzato ulteriormente nei confronti del dollaro, toccando i massimi da oltre tre anni: una dinamica che riflette, secondo gli analisti, non tanto una maggiore fiducia nell’Eurozona, quanto una crescente sfiducia verso la direzione della politica monetaria statunitense.

Il mercato obbligazionario ha confermato questa lettura. I rendimenti sui Treasury a dieci anni sono scesi sotto il 4,30%, mentre il differenziale tra i biennali e i decennali si è ridotto, segnalando una minore propensione al rischio e un aumento della domanda di copertura. La volatilità resta sotto controllo, ma in leggera ripresa dopo settimane di apparente calma. Segno che gli operatori stanno iniziando a prezzare una maggiore instabilità nei prossimi mesi.

Un’attesa sospesa

L’impressione, in definitiva, è che il mercato stia vivendo una fase di attesa sospesa. Le previsioni negative di JPMorgan hanno riacceso i timori, ma le dichiarazioni di Powell, più misurate, hanno contribuito a evitare reazioni eccessive. Resta il nodo delle politiche tariffarie americane, che potrebbero cambiare radicalmente il quadro se confermate in modo strutturale. Intanto, i capitali si muovono con cautela, in cerca di settori rifugio: la tecnologia resta una scommessa privilegiata, così come l’intelligenza artificiale, ma non mancano segnali di rotazione settoriale verso comparti più difensivi.

Se davvero la stagflazione non è lo scenario base, come dice Powell, il mercato ha ancora margini di manovra. Ma se la previsione di JPMorgan dovesse avverarsi, ci attende un secondo semestre molto più complicato di quanto si potesse immaginare.

(foto ANSA)

  • dazi
  • euro oggi
  • Jerome Powell
  • jp morgan
  • stagflazione
  • tassi fed

Ti potrebbero interessare

La Fed lascia i tassi invariati. E Trump si infuria 
Economia
19 Giugno 2025
La Fed lascia i tassi invariati. E Trump si infuria 
Le decisioni della Fed hanno portato il presidente Trump a definire il numero uno della Fed, Jerome Powell uno “stupido”
Guarda ora
La Fed lancia l’allarme stagflazione ma le prime schiarite sui dazi incoraggiano i mercati
Economia
8 Maggio 2025
La Fed lancia l’allarme stagflazione ma le prime schiarite sui dazi incoraggiano i mercati
I mercati tentano di ritrovare stabilità dopo le ultime notizie relativamente rassicuranti riguardanti l’avvio di negoziati tra USA e Cina
Guarda ora
I 100 giorni di regno del tycoon. Tra entusiasmi e consensi in calo
Economia
29 Aprile 2025
I 100 giorni di regno del tycoon. Tra entusiasmi e consensi in calo
In calo l’indice di gradimento che vede dalla sua parte solo il 39% degli americani
Guarda ora
Trump lavora dietro le quinte per sostituire Powell
Politica
18 Aprile 2025
Trump lavora dietro le quinte per sostituire Powell
Dopo l’incontro di ieri tra il presidente statunitense Donald Trump e la premier italiana Giorgia Meloni si aprono spiragli di…
Guarda ora
Fed, Powell: “L’economia non sta inviando segnali che per affrettarci ad abbassare i tassi”
Economia
14 Novembre 2024
Fed, Powell: “L’economia non sta inviando segnali che per affrettarci ad abbassare i tassi”
Il presidente della Fed: "La forte crescita economica consentirà ai decisori politici di prendersi il tempo necessario per decidere"
Guarda ora

Business24™ - testata giornalistica del Gruppo Editoriale World Vision s.r.l.
Direttore responsabile ad interm Giulia Guidi
Direttore responsabile Maria Lucia Panucci

  • ECONOMIA
  • ATTUALITA’
  • LAVORO
  • POLITICA
  • AMBIENTE
  • INTERVISTE
  • POLITICA
  • CAST
  • CONTATTI
  • INFORMAZIONI
  • RADIO
TORNA ALL'INIZIO

Business24™ - testata giornalistica del Gruppo Editoriale World Vision s.r.l.
Direttore responsabile ad interm Giulia Guidi
Direttore responsabile Maria Lucia Panucci

Attenzione: errori di compilazione
Indirizzo email non valido
Indirizzo email già iscritto
Occorre accettare il consenso
Errore durante l'iscrizione
Iscrizione effettuata
logo_mm
Privacy Policy Cookie Policy Cmp Copyright © 2024. All Rights Reserved. Business24™
registrata presso il Tribunale di Genova
iscr. n° 10/2020 del 23/06/2020
World Vision s.r.l. P.I. 02848430993