Gualtieri annuncia: “Ristoro integrale del costo degli affitti sostenuto da tutte le imprese di tutte le dimensioni, robusto rafforzamento ecobonus e sismabonus”
Lungo vertice nella notte tra il premier Giuseppe Conte, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, il sottosegretario della presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro e i capi delegazione dei partiti di Governo: Dario Franceschini per il Pd, Luigi Di Maio per il M5s, Teresa Bellanova per Iv e Roberto Speranza per Leu.
Al centro del vertice i nodi rimasti ancora aperti sul decreto aprile (che ormai è diventato maggio) che il Governo si appresta a varare. Su alcune misure, dai trasferimenti a fondo perduto alle imprese allo sblocco dei circa 12 miliardi di debiti della Pa, l’Esecutivo sembra aver trovato una quadra ma restano ancora alcuni capitoli da limare, a cominciare da quello relativo al reddito di emergenza. Possibile, quindi, che prima del Cdm che varerà il provvedimento, atteso non prima di mercoledì, i capidelegazione tornino a riunirsi per definire il decreto da 55 miliardi.
Anche se è ancora da definire la data per il Consiglio dei ministri per l’approvazione del decreto, è certo invece che nel testo, secondo quanto ha annunciato Gualtieri, saranno contenute “misure molto importanti a sostegno delle imprese anche sotto forma di contributi a fondo perduto e di sostegno alla capitalizzazione, agli investimenti e all’innovazione“. In particolare, arriverà “un ristoro integrale del costo sostenuto per gli affitti per tutte le imprese di tutte le categorie e di tutte le dimensioni. La misura sarà legata al calo del fatturato ed è stata decisa perché l’affitto è uno dei costi fissi più difficili da sostenere per il blocco delle attività“.
Il ministro dell’economia ha poi spiegato che nel decreto sarà previsto “un significativo rafforzamento delle agevolazioni ecobonus e sismabonus”. In particolare, saranno elevate le percentuali delle detrazioni e sarà possibile usufruire immediatamente dello sconto fiscale con lo sconto in fattura e lo sconto del credito.
E’ stato poi il ministro dello Sviluppo, Stefano Patuanelli ad anticipare che il Governo è pronto a finanziare con altri 4 miliardi il Fondo centrale di garanzia per assicurare liquidità alle imprese colpite dalle conseguenze del lockdown dovuto al Covid-19, per arrivare a 7 miliardi complessivi: “1,7 miliardi già stanziati con il dl Liquidità, più 700 milioni previsti dalla Legge di bilancio 2019 e un miliardo di rientri. Altri 4 miliardi al Fondo saranno stanziati con il prossimo decreto ma se dovesse essercene bisogno siamo pronti a rifinanziarlo per quanto dovesse essere necessario”, ha spiegato. Altro intervento sarà quello sulle bollette dell’energia elettrica con l’abbattimento, ha detto Patuanelli, degli oneri di sistema. Si tratta di un calo delle bollette pari a 600 milioni di euro per tre mesi in favore delle utenze commerciali.
Nel decreto rientrerà anche un pacchetto di misure da 500 milioni per le startup innovative e la conferma della triennalità di Industria 4.0 con l’incremento del credito di imposta legato a 4.0.
di: Maria Lucia PANUCCI
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