La società approva anche il nuovo piano Beyond Connectivity e punta alla velocità oltre un Giga con tecnologia Fiber to the Home
Tim ha concluso il 2020 con un utile netto record di 7,2 miliardi di euro, rispetto ai 916 milioni di euro nell’esercizio 2019. Il boom si spiega con i benefici fiscali di cui il gruppo guidato da Luigi Gubitosi ha beneficiato. I ricavi totali sono stati pari a 15,805 miliardi di euro, in flessione del 12,1% rispetto all’esercizio 2019 (17,974 miliardi di euro), mentre la variazione organica dei ricavi totali è stata pari a –6,4%.
Guardando ai risultati di bilancio specifici del quarto trimestre del 2020, Tim ha riportato un utile netto di 6,046 miliardi di euro, rispetto agli 0,1 miliardi di euro del quarto trimestre del 2019. Anche in questo caso, come nel caso degli utili dell’intero esercizio del 2020, i risultati sono stati sostenuti dal riconoscimento dei benefici fiscali. Escludendo l’incidenza fiscale positiva il risultato netto del 2020 di Tim sarebbe stato pari a 1,3 miliardi di euro, 431 milioni superiore al 2019.
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2020 si è ridotto di 4,342 miliardi di euro su base annua (ovvero 3,299 miliardi di euro su base After lease), attestandosi a 23,326 miliardi di euro (ovvero 18,594 miliardi di euro su base after lease). L’equity free cash flow ha contribuito per 2,414 miliardi di euro (1,615 miliardi di euro su base after lease).
Il gruppo ha confermato la politica di distribuzione dello scorso anno, proponendo il riconoscimento agli azionisti di un dividendo calcolato sulla base dell’importo lordo di euro 0,01 (1 centesimo) per ciascuna azione ordinaria ed euro 0,0275 (2,75 centesimi) per ciascuna azione di risparmio. Gli importi a titolo di dividendo verranno messi in pagamento a favore degli aventi diritto a partire dal 23 giugno 2021.
Il Consiglio di Amministrazione di Tim ha anche approvato il Piano Strategico 2021-2023 presentato dall’amministratore delegato Luigi Gubitosi. Il nuovo piano triennale si pone come obiettivo primario l’espansione dell’attività del Gruppo oltre la mera connettività facendo leva sulla convergenza tra le diverse aree di business, continuando a incrementare contestualmente l’efficienza del core-business tradizionale. Il piano tiene anche conto del deterioramento delle prospettive economiche conseguente alla pandemia da COVID 19. Continua il percorso di efficientamento dei processi e di rafforzamento della leadership tecnologica in termini di qualità e innovazione. Sul fronte della copertura totale si conferma l’obiettivo di chiudere il digital divide in tutto il Paese e già oggi si registra, su scala nazionale (99% del Paese), una velocità compresa tra i 30 e i 200 Mbps. Su questo fronte Tim è impegnata nel portare la velocità oltre un Giga grazie alla copertura con tecnologia Fiber to the home.
Non solo. Il cda ha approvato la lista per il rinnovo del board. 10 sono i candidati proposti e c’è anche CdP con Giovanni Gorno Tempini, come anticipato già ieri (guarda qui).
di: Maria Lucia PANUCCI
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