Giornata densa di dati macro. Da seguire l’inflazione tedesca di gennaio e il prodotto interno lordo dell’Italia preliminare del quarto trimestre
Apertura positiva per le Borse europee questa mattina nell’ultima seduta di gennaio. Nei primi minuti di contrattazione l’indice Dax avanza di oltre un punto percentuale, mentre il Cac4o di Parigi e il Ftse 100 di Londra segnano rispettivamente una crescita dello 0,62% e dello 0,47%.
L’andamento dei listini europei è sostenuto dal rialzo degli indici dell’Asia, anche se oggi sono a mezzo servizio dato che Hong Kong e Singapore hanno chiuso prima per il Capodanno cinese e Shanghai è rimasta chiusa per l’itera giornata (Tokyo +1,72%, Hong Kong +1,07% e Singapore +0,1%). In attivo anche i future di Wall Street (Dow Jones +0,13%, Nasdaq +0,20% e S&P +0,11%).
Inizio di giornata positivo anche per Piazza Affari che nelle prime battute mostra un progresso di oltre l’1,5%, in linea con gli altri listini europei. L’indice Ftse Mib, reduce da una serie di ribassi, segna un +1,5% a 26.960 punti. Tra i titoli di Piazza Affari, bene i finanziari con Poste Italiane che guida il comparto con un +3,5%, seguita da Banco Bpm e Azimut. Tonfo invece di Saipem che precipita sul fondo del listino Ftse Mib con un -26%, dopo aver ritirato l’outlook e mostrato ricavi e Ebitda del secondo semestre sotto le aspettative (guarda qui).
Il petrolio è in rialzo: il Brent fa +1,33% salendo sopra i 90 dollari, a 91,23 dollari al barile, e il Wti segna un aumento dell’1,22% a 87,88 dollari al barile. L’oro al momento anche se guadagna un marginale 0,16% resta sotto i 1.800 dollari l’oncia (1.789 dollari l’oncia). Nel valutario il dollaro è oggi poco mosso: il cambio euro-dollaro è a 1,117, +0,2%, il dollaro/yen è a 115,45, +0,18% e il cross tra sterlina e dollaro è a 1,343, +0,16%.
Dopo il voto per il Quirinale, con l’elezione di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica per il secondo mandato (leggi qui), lo spread tra Btp e Bund apre a 122 punti base, in calo rispetto ai 132 della chiusura di venerdì. Scende anche il rendimento del decennale italiano che si attesta all’1,19%.
Inizio di settimana piuttosto denso di indicazioni. L’agenda macro di oggi prevede nel corso della mattina l’inflazione in Spagna e il dato preliminare del Pil relativo al quarto trimestre dell’Eurozona (insieme all’analogo dato italiano). Nel pomeriggio sono in uscita l’inflazione in Germania e l’attività manifatturiera calcolata dalla Fed Dallas negli Stati Uniti.
di: Maria Lucia PANUCCI
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