Si contrarrà dell’1,5% nel 2023. Prevista l’inflazione al 20% quest’anno, che sarebbe la più veloce in circa due decenni
L’economia russa è destinata a crollare nei prossimi due anni e questo a causa dei enormi costi economici che la guerra in Ucraina decisa da Putin sta comportando, incluse le pesanti sanzioni imposte da Usa ed Ue. E’ quanto emerge da un sondaggio Bloomberg, secondo cui il Pil del Paese sarebbe per la prima volta in flessione dal crollo dell’Unione sovietica tre decenni fa.
In particolare il prodotto interno lordo si ridurrà del 9,6% nel 2022 e si contrarrà dell’1,5% nel 2023, mentre prima del conflitto, a fine febbraio, l’economia si stava espandendo.
Non solo: l’inflazione è ora prevista in media al 20% quest’anno, che sarebbe la più veloce in circa due decenni. La banca centrale dovrà mantenere il suo tasso d’interesse chiave al 20% almeno fino alla fine del secondo trimestre, secondo il sondaggio. L’invasione dell’Ucraina ha provocato un crollo del rublo e ha gettato nel caos le catene di approvvigionamento globale e i prezzi delle materie prime, scatenando anche la partenza di massa delle aziende dal Paese.
In risposta alle sanzioni la Russia ha cercato di isolare la sua economia e i suoi mercati con controlli sui capitali, un raddoppio dei tassi di interesse e altre misure di emergenza, tutte misure che danneggeranno la crescita.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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