Il termine ultimo per la presentazione delle proposte è il 22 agosto. Da un lato c’è Msc e Lufthansa, dall’altro il fondo Certares, con Air France e Delta Airlines. La Uil si schiera contro la proposta di FdI
Si va verso la chiusura per l’acquisizione di Ita Airways, con le due cordate in corsa impegnate a rivedere e affinare le rispettive proposte da consegnare al Mef.
In vista del termine ultimo, fissato al 22 agosto, Msc e Lufthansa da una parte, il fondo Certares con Air France-Klm e Delta Airlines dall’altra, lavorano per venire incontro alle richieste del Tesoro: da una migliore definizione della governance alla richiesta di vedere i bilanci delle società, così da poterne valutare meglio la solidità finanziaria.
Dopo l’apertura delle buste e la valutazione del Mef il dossier prenderà la strada di Palazzo Chigi, cui spetta la decisione finale: se e con chi andare in trattativa in esclusiva.
Ma la tabella di marcia e le scadenze che si delineano non rassicurano del tutto i sindacati, che spingono unitariamente per la vendita e chiedono che si faccia presto. Mentre dalla campagna elettorale emerge l’idea di uno stop alla privatizzazione per mantenere Ita in mano pubblica, come sostenuto da Fratelli d’Italia, a opporsi sono proprio i sindacati: «Chi conosce un po’ il mercato sa che Ita da sola non ce la può fare e ha bisogno, nel più breve tempo tempo possibile, di alleanze industriali, commerciali, finanziarie. Non si può aspettare ancora», spiega il segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, avvertendo circa il rischio che il dossier Ita possa finire nel tritacarne della campagna elettorale.
Tra i punti da chiarire indicati dal Mef, però, rientra anche la necessità di un ulteriore affinamento economico delle offerte. Allo stato attuale Msc e Lufthansa metterebbero sul piatto circa 850 milioni per l’80% della compagnia (il 60% in mano a Msc, il 20% a Lufthansa e il 20% al Mef). Dall’altra parte è al lavoro anche il fondo statunitense Certares, che offrirebbe 600 milioni per il 60% della compagnia, con il restante 40% nelle mani del Mef, mentre Air France-Klm e Delta Airlines sarebbero partner commerciali.
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