Tra gli interventi varati, l’aumento delle imposte sui profitti delle compagnie energetiche. Il cancelliere ha inoltre promesso maggiore aiuto per le persone economicamente vulnerabili
Il capo del Tesoro del governo britannico Jeremy Hunt ha annunciato oggi un piano di aumento delle tasse e di tagli alla spesa, pensato nel tentativo di domare l’inflazione a due cifre e frenare il crescente deficit. Sono stati decisi circa 55 miliardi di sterline in tagli alla spesa e aumenti delle tasse.
Tra gli interventi varati, l’aumento delle imposte sui profitti delle compagnie energetiche. Hunt ha inoltre promesso maggiore aiuto per le persone economicamente vulnerabili, con il governo che intende offrire supporto a coloro che beneficiano di sussidi e ai pensionati, stanziando miliardi di sterline in programmi relativi a benefit sociali, pensioni e aiuti per i residenti a basso reddito che faticano a pagare le bollette energetiche.
Per Hunt, “mentre sono necessarie decisioni difficili per ripristinare la credibilità economica della Gran Bretagna, coloro che fanno affidamento sul governo non dovrebbero soffrire”. Hunt ha inoltre affermato che il piano economico presentato oggi “affronterà la crisi del costo della vita e ricostruirà la nostra economia”.
La dichiarazione di bilancio di emergenza mira a ripristinare la credibilità finanziaria e politica del governo, dopo che l’ex primo ministro Liz Truss aveva annunciato alcune settimane fa 45 miliardi di sterline in tagli fiscali non finanziati che avevano fatto andare a picco la fiducia degli investitori, crollare la sterlina ai minimi storici rispetto al dollaro Usa e obbligato la Banca Centrale ad intervenire. Truss è stata costretta a dimettersi sei settimane dopo essere entrata in carica