Cassa Depositi e Prestiti sarebbe pronta ad alzare l’offerta per la rete Tim di due miliardi di euro, portandola in area 20 miliardi. Ancora lontana la stima di Vivendi che valuterebbe la rete 31 miliardi
Tornano i riflettori puntati su Tim. Cdp e Macquarie stanno pensando di aumentare l’offerta per NetCo di circa due miliardi di euro, per un valore complessivo superiore a 20 miliardi di euro. A riferire i rumor è Bloomberg, secondo cui una decisione finale non è ancora stata presa e i termini potrebbero ancora cambiare. L’articolo non offre ulteriori spunti, per cui non sono noti i valori attribuiti ai singoli asset di NetCo o la posizione di CDP in merito ad alcune delle richieste lato TIM che erano trapelate per le offerte migliorative (es. farsi carico del rischio antitrust).
«Dal punto di vista meramente quantitativo, l’offerta precedente era indicata a 18 miliardi, con un impatto per il debito di Tim di 15,4 miliardi. Se CdP alzasse l’offerta a 20 miliardi, ipotizzando che l’intero rialzo sia da attribuire agli asset ex-FiberCop, per Tim il deleverage salirebbe a 17,4 miliardi, contro i 16,1 miliardi della nostra valutazione (costruita su un Ev della rete di 18,6 miliardi), con un impatto di circa 6 centesimi sul nostro target. Il debito di gruppo 2023 calerebbe a 3 miliardi, prima degli oneri straordinari legati all’operazione», spiegano da Equita.
Ma per gli analisti, anche a fronte di un rilancio da due miliardi, la cifra messa sul piatto dalla Cassa sarebbe ancora lontana dalle stime di Vivendi che valuterebbe la rete 31 miliardi.
Anche Kkr sta valutando un possibile miglioramento della sua offerta per la rete.
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