Le richieste vertono su aumento di stipendi e tutele per l’uso dell’AI
Prosegue lo sciopero degli attori ad Hollywood, sciopero che, ora, si allarga anche ad un altro settore, quello dei videogiochi. Sul banco degli imputati, infatti, salari inadeguati e uso di dell’intelligenza artificiale che i produttori di videogame utilizzerebbero a discapito di attori e ideatori.
La mobilitazione, nata ormai da quasi 3 mesi con uno sciopero promosso dal gruppo SAG-AFTRA, adesso punta al settore dei videogiochi e contro produttori come Activision e Take-Two ma anche Disney, Electronic Arts, Epic Games, Insomniac Games, Take-Two Interactive e Warner Bros. Games.
In questo frangente le richieste di SAG-AFTRA vertono su un aumento dell’11% delle remunerazioni per gli artisti dei videogiochi ed una forma di tutela contro l’uso dell’AI considerata una minaccia per il sostentamento dei professionisti del settore.
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