Pil negativo per Berlino nel 2023, in ripresa dal 2024
Nonostante i problemi che Berlino sta affrontando in questi giorni Nadine Kalwey, portavoce del ministero delle finanze tedesco, ha dichiarato che per l’esecutivo teutonico non esiste alcuna contraddizione tra una politica finanziaria europea “orientata alla stabilità” e il “disorientamento” dettato dalla particolare situazione in cui si trova in questa fase l’economia tedesca «Ad essere onesti, non vedo alcuna contraddizione con la situazione in Germania»
Infatti il tema principale dell’Ecofin sarà come è noto, la possibilità di riformare il Patto di stabilità e crescita per riuscire, ha specificato la Kalwey, a «garantire una politica fiscale orientata alla stabilità in Europa».
Gli ultimi dati macro hanno consegnato la Germania alla recessione tecnica ovvero con risultati sul pil trimestrale in negativo per due trimestri consecutivi. Le previsioni per quest’anno prevedono un valore sul prodotto interno lordo pari a -0,4% contro proiezioni che ad aprile vedevano una crescita dello 0,4%.
A decidere diversamente le sorti dell’economia tedesca sono stati, tra le altre cose la debolezza del settore industriale e i tassi di interesse più alti. Stando alle ultime previsioni si potrebbe intravedere una ripresa tra il 2024 e il 2025, rispettivamente con un PIL dell’1,3% e dell’1,5% anche se, sullo sfondo, ci dovrebbe essere anche un’inflazione che dal 6,1% di quest’anno arriverebbe al 2,6% l’anno prossimo e al 2,0% nel 2025.
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