I prezzi dei servizi alle imprese in Giappone aumentano al ritmo annuale più rapido da marzo 2015, fornendo alla Banca centrale un altro indicatore di inflazione sostenuta. In particolare l’indice in questione è cresciuto del 2,8% su base annua ad aprile, dopo un aumento del 2,4% nel mese precedente. Su mese invece il dato ha frenato la corsa allo 0,7%, rallentando rispetto allo 0,9% del mese precedente.
I guadagni annuali riflettono l’aumento del costo del lavoro nelle attività di servizi ad alta intensità di manodopera come la riparazione di macchinari e la ristrutturazione di strutture industriali.
Le misure dell’inflazione sottostante della BOJ ad aprile sono tutte scese sotto l’obiettivo del 2% per la prima volta da agosto 2022, secondo i dati ufficiali pubblicati oggi, aumentando l’incertezza sui tempi del prossimo rialzo dei tassi di interesse. In particolare il tasso di inflazione mediano ponderato, tra i tre indicatori attentamente monitorati come indicatore dell’eventuale espansione dei prezzi, è aumentato dell’1,1% ad aprile su anno dopo un aumento dell’1,3% a marzo. L’indice medio troncato, che esclude le code superiore e inferiore della distribuzione della variazione dei prezzi, è aumentato dell’1,8% ad aprile rispetto all’anno precedente, rallentando rispetto al 2,2% del mese precedente. Anche un terzo indice, che misura il tasso di inflazione con la più alta densità nella distribuzione, segna +1,6%, frenando rispetto al guadagno dell’1,9% del mese precedente.
Non solo. Le attività nette sull’estero del Giappone sono salite al livello record di 471,3 trilioni di yen (3 trilioni di dollari) nel 2023, in crescita per il sesto anno consecutivo, poiché lo yen debole e le acquisizioni societarie estere hanno incrementato il valore delle sue attività oltre i confini nazionali. Lo ha detto martedì il Ministero delle Finanze, secondo cui il Giappone ha mantenuto la sua posizione di primo creditore mondiale, seguito dalla Germania con 454,8 trilioni di attività nette sull’estero e dalla Cina con 412,7 trilioni di yen alla fine del 2023.
Il ministero ha anche pubblicato i dati rivisti sul saldo delle partite correnti. Per l’intero 2023 il Giappone ha registrato un surplus delle partite correnti di 21,4 trilioni di yen, rispetto al surplus preliminare di 20,6 trilioni di yen.