I nuovi prestiti bancari in Cina sono rimbalzati molto meno del previsto a maggio e alcuni indicatori chiave della moneta hanno toccato minimi storici, suggerendo che la seconda economia mondiale sta ancora lottando per riconquistare la propria posizione, anche se la Banca centrale cerca di farlo.
Le banche cinesi hanno emesso 950 miliardi di yuan, pari a 130,93 miliardi di dollari, in nuovi prestiti in yuan il mese scorso, rispetto ai 730 miliardi di yuan di aprile, secondo i calcoli Reuters basati sugli ultimi dati della Banca popolare cinese (PBOC) pubblicati oggi.
Gli analisti sono tendenzialmente concordi nell’affermare che l’estensione del credito cinese a maggio è stata inferiore alle attese, mentre la riduzione dell’indebitamento delle famiglie continua, per questo la Banca centrale cinese potrebbe essere riluttante a tagliare i tassi di interesse in tempi brevi, in quanto ciò potrebbe portare ad un ulteriore deprezzamento della valuta yuan poiché la Federal Reserve americana non sembra avere fretta di iniziare a tagliare i suoi tassi, che stanno sostenendo il dollaro.
Negli ultimi mesi, una raffica di dati ha mostrato che diverse parti dell’economia da 18,6 trilioni di dollari si stanno riprendendo a velocità variabili, aumentando l’incertezza sulle sue prospettive. I dati sull’attività di maggio saranno pubblicati lunedì insieme all’annuncio dei tassi di riferimento della banca centrale.
Nei primi cinque mesi dell’anno i nuovi prestiti in Cina sono stati pari a 11.140 miliardi di yuan, rispetto ai 10.190 miliardi di yuan dei primi quattro mesi. Secondo i dati della banca e i calcoli Reuters, i prestiti alle famiglie, soprattutto ipoteche, sono aumentati di 75,7 miliardi di yuan a maggio, rispetto alla contrazione di 516,6 miliardi di yuan di aprile.