Conti interessanti per Netflix che festeggia il secondo trimestre con un utile per azione a 4,88 dollari in rialzo rispetto ai 4,74 per azione previsti da LSEG. Bene anche i ricavi: 9,56 miliardi di dollari contro i 9,53 miliardi previsti. Delude invece la voce sulle previsioni dei ricavi. Netflix ha stimato un fatturato del terzo trimestre pari a 9,73 miliardi di dollari, inferiore alle stime consensuali di 9,83 miliardi di dollari.
Nel comunicato la società ha affermato di aver compiuto “costanti progressi nell’ampliamento della [sua] attività pubblicitaria”. Pubblicità, quindi, ancora in primo piano per l’azienda che al suo palinsesto ha aggiunto eventi sportivi in diretta, come le partite della NFL il giorno di Natale per favorire l’arrivo di nuovi e potenti inserzionisti pubblicitari.
Alla fine del primo trimestre, Netflix contava circa 270 milioni di abbonati in tutto il mondo, in aumento del 16% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Resta aperta la questione abbonamenti con l’aumento di 8,05 milioni cifre che superano le aspettative di 4,7 milioni e seguono ai 9,3 milioni che lo streamer ha aggiunto nel primo trimestre e ben oltre i 5,9 milioni di utenti paganti nel secondo trimestre del 2023. Lo scorso trimestre Netflix ha avvisato gli investitori che non fornirà più i numeri trimestrali degli abbonati o il fatturato medio per utente a partire dall’anno prossimo, sottolineando che l’azienda “si concentra sul fatturato e sul margine operativo come parametri finanziari primari e sul coinvolgimento (ovvero il tempo trascorso) come miglior indicatore della soddisfazione del cliente”.