E’ arrivato l’ok dei Rappresentanti Permanenti dei 27 all’avvio delle procedure di deficit eccessivo in 7 Stati membri: Belgio, Francia, Ungheria, Italia, Malta, Polonia e Slovacchia. Lo rende noto la presidenza ungherese dell’Ue.
In un primo momento le attenzioni si erano concentrate su 12 Stati. Ma cinque sono stati “salvati” dalla procedura: si tratta di Estonia, Spagna, Repubblica Ceca, Slovenia e Finlandia.
Ora si apre un percorso che obbliga questi Stati a “rientrare” dal deficit ed in questi mesi bisognerà concordare con la Commissione le modalità con cui ridurre le spese entro il 20 settembre. Per il governo Meloni significa un “taglio” per i prossimi sette anni di 10-12 miliardi annui.
Per l’adozione formale del pacchetto occorrerà attendere novembre, tenendo conto che per allora dovrebbe essere in carica la nuova Commissione frutto del voto Ue. Nei giorni scorsi Ursula Von der Leyen è stata confermata alla guida.
Intanto emerge che il rapporto sulla competitività dell’Ue dell’ex presidente della Bce Mario Draghi sarà presentato attorno alla metà di settembre. E’ quanto si apprende da fonti vicino al dossier.