La spesa in ricerca e sviluppo in Italia sta aumentando sia tra le imprese che tra le istituzioni pubbliche e il non profit, secondo i dati pubblicati oggi da Istat.
In un report relativo agli anni 2022-2024, l’istituto sottolinea che per la R&S nel 2022 sono stati spesi circa 27,3 miliardi di euro, con una crescita del 5% rispetto all’anno prima diffusa a livello territoriale, e caratterizzata da incrementi più elevati nel Mezzogiorno.
Nello stesso anno la spesa delle imprese è cresciuta del 4% sul 2021, sostenuta da medie e grandi imprese, rispettivamente +1,2% e +6,4%.
Se per il 2023 i dati preliminari indicano una battuta d’arresto della spesa delle imprese (-0,3% rispetto al 2022), per il 2024 si prevedere una buona ripresa in grado di superare i valori di spesa del 2021: secondo le indicazioni fornite dalle imprese la spesa aumenterà, raggiungendo il valore di circa 17 miliardi di euro (+4,6% rispetto al 2023).
Nel settore delle istituzioni pubbliche i dati preliminari 2023 evidenziano un aumento della spesa in R&S interna (+7,5% rispetto al 2022) che prosegue nel 2024, con un aumento stimato del 7,4% sull’anno precedente.
Trend analogo per le istituzioni private non profit: +4,5% nel 2023 e +1,9% quest’anno.
Nel 2022 le imprese hanno finanziato il 53,2% della spesa, le istituzioni pubbliche il 35,6%; l’incidenza sul Pil delle attività R&S ‘intra-muros’, cioè svolte con personale e attrezzature gestite internamente, è stata dell’1,37% (0,81% quella delle imprese), precisa Istat.