
A rischio 7 mila imprese e 20 mila posti di lavoro
Libri, astucci, zaini. Quante cose servono ai ragazzi quando tornano sui banchi. Il mercato della scuola vale complessivamente 10 miliardi di euro ogni anno e coinvolge in Italia circa 39.000 imprese e 146.000 addetti. Un business che, tuttavia, è destinato a crollare a causa della crisi legata al Covid che ha avuto un forte impatto negativo sul bilancio di molte famiglie, costrette quindi a risparmiare anche sulla spesa scolastica. La denuncia arriva direttamente dal Codacons.
Il settore principale è quello del commercio di cancelleria con 19 mila imprese attive in Italia tra ingrosso e dettaglio, seguito da quello delle librerie, con più di cinque mila imprese: il comparto dei libri scolastici vale circa 700 milioni di euro annui, mentre la spesa per il corredo completo (diari, astucci, zaini, quaderni, ecc.) per un intero anno scolastico raggiunge quota 530 euro a studente, generando un business di circa cinque miliardi di euro.
Numeri che tuttavia quest’anno dovranno scontrarsi con l’emergenza Covid: il Codacons sottolinea che proprio le difficoltà economiche che interessano milioni di famiglie stanno di fatto rallentando i consumi nel comparto scolastico. In tutta Italia si registrano cali delle vendite per articoli di cartoleria e cancelleria, con una riduzione degli acquisti da parte delle famiglie del 40% rispetto allo stesso periodo del 2019. Anche per i libri scolastici il segno è al momento negativo: -30% di spesa su base annua. A causa del Covid sono 7 mila le attività a rischio chiusura entro l’anno e 20 mila posti di lavoro che potrebbero andar persi.
di: Maria Lucia PANUCCI
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