
Il premier Conte alla Camera: “Una parte del Recovery Fund sarà destinata all’occupazione femminile. Sulla Brexit bisogna trovare un accordo equo”
«Sull’occupazione femminile accolgo l’impegno contenuto nella risoluzione di maggioranza approvata ieri e assicuro che una parte significativa delle risorse del Recovery sarà destinata a questo scopo». A parlare così è il premier Giuseppe Conte che alla Camera ha fatto le sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo di domani e dopodomani, ribadendo l’impegno per l’assegno unico e al miglioramento dei servizi per conciliare il lavoro femminile delle madri lavoratrici.
Tanti i dossier sul tavolo di questo importante appuntamento che avverrà in presenza: Recovery Fund appunto ma anche emergenza sanitaria e Brexit. Quest’ultimo nodo preoccupa non poco. «Nella trattativa con il Regno Unito è fondamentale mantenere unità degli Stati membri a fianco della Commissione europea e del commissario negoziatore – ha proseguito Conte. – Il tempo che rimane non è molto e per un negoziato così complesso va utilizzato con saggezza. Al No Deal preferiamo la ricerca di un accordo fino all’ultimo momento utile ma non ad ogni costo: deve essere un accordo equo».
Tanti ancora i nodi da sciogliere tra cui la pesca e quello del level playing field, (ossia il rispetto di standard comuni in materia di aiuto di stato, ambienti, diritti dei lavoratori, diritti dei consumatori per una corretta ed equilibrata concorrenza). Senza contare il nodo Irlanda che rimane forse l’aspetto più controverso e dibattuto della questione.
Stando alle indiscrezioni pubblicate nei giorni scorsi dal Times, se al Consiglio europeo non sarà raggiunta un’intesa complessiva sui capitoli più urgenti, ovvero commercio, trasporti e migrazione, Gran Bretagna e Ue sarebbero comunque pronte a continuare il confronto a novembre, con l’obiettivo di raggiungere dei mini-accordi. Questo per evitare i temuti effetti di un “no deal” che non gioverebbe a nessuno.
Tornando poi alla questione del Recovery Fund i leader europei sono chiamati a superare il muro contro muro tra Parlamento europeo e Consiglio sul delicato negoziato per il bilancio Ue 2021-2027 e il piano Next Generation Eu di cui il Recovery Fund è, di fatto, il principale pilastro (leggi qui). Purtroppo se non si supera lo stallo il rischio che le risorse pensate per risollevare le economie dei Paesi membri travolti dall’emergenza Coronavirus possano slittare adesso è più che una ipotesi. Ma vista la gravità della situazione questi fondi sono più che mai necessari ed il pericolo va scongiurato a tutti i costi.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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