
Ecco tutte le misure previste. Conte: “sarà un Natale diverso ma non per questo meno autentico”
«Sono in arrivo le festività natalizie. Se le affrontassimo con le misure proprie delle aree gialle sarebbe inevitabile un’impennata dei contagi, pertanto siamo costretti a introdurre nuove restrizioni valide dal 21 dicembre al 6 gennaio. Nel giro di un mese abbiamo riportato l’Rt sotto l’uno, adesso è 0,91. Si tratta di un risultato straordinario ma non possiamo abbassare la guardia». Con queste parole il premier Giuseppe Conte ha presentato il Dpcm contenente le misure per disciplinare le prossime festività natalizie.
Il premier parte con le restrizioni per quanto riguarda gli spostamenti tra Regioni, confermando il contenuto del decreto approvato stanotte (ne abbiamo parlato qui). Resta il divieto di spostarsi dalle 22 alle 5 del mattino. Per Capodanno è vietato spostarsi dalle 22 alle 7 del mattino del primo gennaio. Situazioni di necessità anche prestare assistenza a persone non autosufficienti, sempre consentito il rientro nel comune dove si ha la residenza, il domicilio o il luogo dove si abita con continuità: permetterà il ricongiungimento di coppie che sono lontani per motivo di lavoro ma che convivono con periodicità nella medesima abitazione.
Viene garantito, nonostante le restrizioni, lo shopping natalizio. In tutta Italia da oggi al 6 gennaio i negozi restano aperti fino alle 21, ma fino al 15 gennaio nei giorni festivi e prefestivi nei centri commerciali saranno aperti solo alimentari, farmacie, parafarmacie, sanitari, tabacchi ed edicole. Per incentivare i pagamenti con carta e bancomat parte dall’8 dicembre fino al 31 il piano cashback (guarda qui).
Per quanto riguarda le attività ristorative le misure variano da zona a zona, anche se il premier Conte ha sottolineato che da metà dicembre tutta l’Italia diventerà gialla. Per quanto riguarda quest’ultima zona bar, ristoranti e pizzerie potranno rimanere aperti fino alle 18 tutti i giorni, compreso Natale, Santo Stefano e Capodanno. Ogni tavolo però potrà ospitare al massimo quattro persone a meno che non siano tutti conviventi. Nelle aree arancioni e rosse l’apertura è prevista fino alle 22 solo per l’asporto, la consegna a domicilio è sempre consentita.
Gli alberghi rimarranno aperti in tutta Italia ma non sarà possibile organizzare veglioni o cene a capodanno, solo servizi in camera. Gli impianti sciistici restano chiusi, si potrà tornare a sciare solo dal 7 gennaio e sono sospese nel periodo natalizio tutte le crociere.
Tutti coloro che arrivano in Italia dall’estero dovranno rimanere in quarantena per 14 giorni presso la propria abitazione.
Per quanto riguarda la scuola, le classi superiori potranno tornare sui banchi a partire dal 7 gennaio ma la didattica in presenza sarà garantita solo per il 75% degli alunni.
«È chiaro che sarà un Natale diverso da tutti gli altri – ha concluso il premier – ma non per questo meno autentico».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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