
Si tratta di un inedito nella Silicon Valley, storicamente poco propensa alla formazione di associazioni di lavoratori nelle aziende hi-tech
I dipendenti di Google hanno creato un sindacato. Lo rivela il New York Times che racconta come un gruppo di oltre 225 tra ingegneri e altre persone che lavorano nel colosso ha annunciato la nascita di un sindacato dei lavoratori. Si chiama Alphabet Workers Union, dal nome della società madre di Google, Alphabet, una rarità per l’intera Silicon Valley, storicamente poco propensa alla formazione di associazioni di lavoratori nelle aziende hi-tech.
Il gruppo è affiliato al Communications Workers of America, un sindacato che rappresenta i lavoratori delle telecomunicazioni e dei media negli Stati Uniti e in Canada. Ma a differenza di un sindacato tradizionale, che solitamente apre tavoli di trattative per parametri relativi ai contratti, l’Alphabet Workers Union è un sindacato di minoranza anche se l’obiettivo è quello di prendere sempre più piede, dando struttura e longevità all’attivismo all’interno di Google.
Le crescenti richieste dei dipendenti di Google di rivedere le politiche aziendali in materia di retribuzione, molestie e questioni etiche, hanno accelerato il processo di formazione dell’organizzazione dei lavoratori a Mountain View. Fra i protagonisti della fondazione della Alphabet Workers Union c’è Chewy Shaw, un ingegnere di Google nella San Francisco Bay Area. Shaw ha spiegato al New York Times che il sindacato è uno strumento necessario affinché i lavoratori possano avere la loro forza, all’interno dell’azienda. «I nostri obiettivi – ha detto Shaw – vanno al di là delle solite questioni relative al posto di lavoro, come quelle salariali. I nostri problemi stanno diventando molto più ampi. È un momento in cui un sindacato è una risposta a questi problemi».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/DANIEL DEME
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