
Suez ha comunicato di avere ricevuto una lettera d’intenti da parte delle due società di private equity
Le società di private equity entrano nella battaglia per l’acquisizione di Suez. I fondi Ardian SAS e Global Infrastructure Partners (Gip) hanno dichiarato domenica di essere pronti a fare un’offerta amichevole da 11,3 miliardi di euro (13,6 miliardi di dollari) per rilevare la società francese che dal canto suo sta cercando di respingere un tentativo di acquisizione totale da parte di Veolia.
Inizialmente Veolia aveva dichiarato di non avere intenzione di lanciare un’Opa prima di 12-18 mesi ma già nelle scorse settimana aveva pubblicato i dettagli della sua offerta. Offerta che, considerando le problematiche antitrust, porterebbe a uno spezzatino di Suez. La preda ha invece sottolineato come la proposta alternativa dei fondi permetterebbe a entrambi i gruppi francesi dei servizi ambientali di consolidare i rispettivi business. La replica di Veolia è stata tutt’altro che amichevole. Ha infatti dichiarato che non ha alcuna intenzione di cedere il 29,9% di Suez, considerando di rilevanza strategica il suo progetto industriale, e ha aggiunto di ritenere ostile ogni piano alternativo che preveda la vendita della partecipazione.
Intanto il consiglio di amministrazione di Suez ha accolto all’unanimità la mossa delle società di private equity, la cui offerta, se presentata, corrisponderebbe all’approccio da 18 euro per azione di Veolia. L’amministratore delegato di Suez, Bertrand Camus, ha affermato che l’offerta di PE preserverebbe i posti di lavoro e la concorrenza nel mercato francese e ha consigliato agli azionisti di sostenerla.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: REUTERS/CHARLES PLATIAU
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