
L’analisi di Bain & Company sulla svolta green delle aziende
Un’economia a zero emissioni potrebbe essere la risposta alla crisi mondiale. Una risposta sostenibile e vantaggiosa, secondo l’analisi di Bain & Company, perché il net zero ha un potenziale di 15 mila miliardi di dollari.
Ma che cos’è il net zero? Viene chiamato così l’obiettivo stabilito dall’Unione Europea di neutralizzare le emissioni entro il 2050, una sfida ardua da superare soprattutto per l’Italia, che dovrà investire nell’innovazione tecnologia e semplificare il contesto normativo del settore, possibilmente in tempi rapidi, per tenere dietro ai ritmi europei.
Secondo gli analisti di Bain & Company, lo sforzo italiano dovrà essere soprattutto quello di immaginare e prevedere un nuovo modello di collaborazione tra le istituzioni e i privati che operano nel settore delle energie rinnovabili, in modo da mettere in relazione le aziende con modelli di business innovativi e dar loro la possibilità di disporre di processi autorizzativi semplificati. Le più interessanti? le nuove tech in ambito fotovoltaico e le bioenergie a basso impatto, come l’idrogeno low-zero carbon.
Bain & Company ha stilato una lista delle modifiche necessarie a livello nazionale per raggiungere l’obiettivo net zero. La produzione di energia dovrà passare dal 17% al 65% dei consumi di energia primaria e la capacità elettrica rinnovabile dovrà aumentare di circa 8 volte rispetto all’attuale. La velocità di riduzione dell’intensità energetica dovrà aumentare di tre volte, e i consumi energetici finali dei combustibili carbon neutral dovranno pesare per oltre il 10%. Per queste tre grandi matrici saranno necessari, rispettivamente, investimenti di 10 mila miliardi, due mila miliardi e tre mila miliardi di dollari.
Ma la vera forza motrice dovrà darla una strategia chiara e coerente. «Nell’accelerazione globale verso la net zero economy, l’Italia può e deve giocare un ruolo di primo piano – ha commentato Roberto Prioreschi, Managing Director di Bain & Company per Italia e Turchia – è fondamentale muoversi rapidamente, per non perdere terreno rispetto ai competitor europei».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
Ti potrebbe interessare anche: