
I gruppi misti Camera e Senato di Nci e Cambiamo: il Governo deve coinvolgere le forze politiche, sociali ed economiche del Paese. Grillo in arrivo a Roma
Si è conclusa la prima giornata di consultazioni iniziata questa mattina dal presidente incaricato Mario Draghi (ne abbiamo parlato qui). L’inizio positivo di questa mattina è stato confermato da un finale di altrettanto buon auspicio, con i gruppi misti di Camera e Senato di Nci, Usei, Idea, Adc e Cambiamo! che hanno ribadito il pieno appoggio a Draghi. «La figura di Draghi è autorevole e forte – ha dichiarato Mario Lupi, rappresentante delle componenti intervenute stasera – è una risorsa e una grande opportunità per l’Italia». Lupi ha confermato poi che ci sarà un secondo giro di riunioni.
Anche Giovanni Toti ha ribadito quanto detto: «abbiamo chiesto che sia un Governo di discontinuità che non può ricalcare il passato – ha spiegato – il Governo dei tecnici rischia di essere un Governo di nessuno, mentre il Governo politico può essere espressione dei migliori». Infine Vittorio Sgarbi ha parlato della figura di Draghi come unica soluzione perché al voto non si va, nel rispetto di quanto deciso da Sergio Mattarella. Nel frattempo dalla riunione in via telematica tenuta dalla Direzione nazionale del Pd, è arrivato l’appoggio unanime del partito alla relazione del segretario Nicola Zingaretti. Intanto, secondo quanto si apprende da diverse fonti parlamentari del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo sarebbe in arrivo a Roma nelle prossime ore. Non si sa ancora se prenderà parte alle consultazioni.
Giorgia Meloni ha chiarito che il suo non è un no a Mario Draghi: «io non sono d’accordo sul metodo e sulla scelta del presidente della Repubblica che secondo me avrebbe dovuto sciogliere le Camere». Poi, la leader di Fratelli d’Italia dichiara: «il centrodestra sopravvivrà ma non capisco Salvini». Il leader della Lega è infatti più propenso ad aprire a Draghi, a patto che non si parli di patrimoniale e che vengano ridotte le tasse agli italiani. Salvini sottolinea anche che la scelta del premier incaricato dovrà essere tra la Lega e il Movimento.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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