
Il mattone è considerato un bene sicuro. Il valore totale delle case è stimato in 52 miliardi di dollari
Neanche il Covid ha fermato il boom immobiliare in Cina che il Wall Street Journal stima in 52 mila miliardi di dollari. Dopo una breve pausa durante il lockdown a febbraio, i cinesi hanno ripreso ad investire nel mattone. 288 appartamenti in un nuovo complesso immobiliare di Shenzhen sono stati venduti online in meno di 8 minuti. A Shanghai, le vendite di appartamenti si sono avvicinate ad un nuovo livello record ad aprile e a Shanzhen circa 9.000 persone hanno lasciato un deposito di un milione di yuan (141.300 dollari) per mettersi in lista per l’acquisto di nuovi appartamenti. «Molti clienti temono che la valuta cinese si deprezzi a causa del rallentamento economico globale e questo spinge ancora più denaro nel mattone, considerato come il paradiso degli investimenti». ha detto al Wsj Zhao Wenhao, agente con sede a Shanghai presso Lianjia, una delle più grandi società di intermediazione immobiliare cinese.
Si tratta di un mercato veramente molto florido. Nei 12 mesi terminati a giugno, circa 1.400 miliardi di dollari sono stati investiti nel mercato immobiliare residenziale cinese. E il mese scorso in questo comparto i cinesi hanno investito più di qualsiasi altro mese registrato. Il valore totale delle case in Cina, secondo Goldman Sachs, che fa riferimento agli inventari degli sviluppatori, ha raggiunto la cifra stratosferica di 52.000 miliardi di dollari nel 2019, due volte il valore del mercato residenziale degli Stati Uniti e persino più dell’intero mercato obbligazionario degli Stati Uniti. Gli investimenti da inizio anno sono aumentati dell’1,9% nella prima metà dell’anno, nonostante un forte calo delle vendite a febbraio.
Tuttavia, la rapida ripresa del mercato immobiliare, non è solo una buona notizia per Pechino, ma rappresenta anche una preoccupazione, visto che il Governo centrale ha ripetutamente cercato di impedire ai prezzi immobiliari di sfuggire al controllo. «La domanda speculativa è in aumento perché tutti vedono le abitazioni come un bene più sicuro del mercato azionario o delle attività all’estero – ha commentato Gan Li, professore di economia presso la Texas A&M University. – Pensano che sia garantito. A causa della pandemia, in realtà consumano meno e risparmiano di più. Quindi avranno effettivamente più soldi disponibili per investire. Ciò creerà un problema abitativo ancora più grande».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: AGI
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